Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha inaugurato stamattina l’anno accademico 2022-2023 della Scuola ufficiali carabinieri di Roma. La cerimonia è servita a fare il punto sull’attività dell’Arma, a partire dalla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, per la quale oggi si è congratulata anche l'Fbi Il comandante generale dei carabinieri, Teo Luzi, ha citato il modello investigativo ereditato dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per tributare ai suoi uomini il merito della cattura del capomafia di Castelvetrano.
Un risultato raggiunto dal Ros, reparto nato proprio dalle intuizioni di Dalla Chiesa, che oggi ha ricevuto la visita di una delegazione del Federal Bureau of Investigation. I superpoliziotti americani, dopo avere elogiato il lavoro dei carabinieri, hanno approfondito proprio il tema del metodo di lavoro del Raggruppamento operativo speciale Si parlato anche di iniziative di cooperazione nel settore addestrativo e di supporto tecnico alle indagini, compreso quello telematico. Luzi ha parlato di «spirito di convinta sinergia che ha consentito il conseguimento di uno straordinario risultato». Per il comandante, «mettere a frutto le competenze tecnico-professionali acquisite non è tutto. Vi sono situazioni in cui anche le migliori analisi non restituiscono certezze. Questo è il momento del coraggio per dominare con forza d’animo le situazioni più difficili e imprevedibili. Ci ispiriamo anzitutto all’esempio di coloro che, in circostanze eccezionali, hanno assunto su di sé i rischi ultimi della comunità». Luzi, all’inaugurazione dell’anno accademico, ha anche sottolineato l’importanza del coraggio che è fondamentale - nelle grandi imprese come nella quotidianità - e che deve guidare soprattutto quelle decisioni complesse dove le sole competenze tecnico-professionali da sole non bastano. Quindi ha concluso ricordando di mettere le proprie capacità al servizio del desiderio di comunità degli italiani, «perché l’Arma non è solo lo scudo della Nazione, ne è il collante».
Nel suo intervento il ministro Crosetto ha detto che l’arresto di Matteo Messina Denaro «è stato un grande successo dello Stato, che ha suscitato anche l’ammirazione a livello internazionale. Le difficoltà, gli sforzi e i sacrifici personali non solo dei militari ma anche delle loro famiglie sono talmente evidenti, che non riconoscerli significa mancare di onestà intellettuale, espressione di una certa voglia che c'è in questo Paese di sporcare anche le cose più nobili e pulite». Secondo il ministro, «gli applausi della gente durante l’arresto di Messina Denaro dicono che la voglia di riconoscersi nelle istituzioni che difendono la libertà è piu forte della paura. Quegli applausi sono il messaggio antimafia piu deciso e incisivo che si potesse mandare».
Alla cerimonia - aperta dal comandante della Scuola ufficiali, generale di divisione Claudio Domizi - hanno preso parte tra gli altri il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, il vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano.
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