Palermo

Mercoledì 08 Maggio 2024

Caccamo, corteo notturno per Roberta e lumini accesi nell'edicola bruciata

 
 
I lumini accesi nel luogo distrutto dall’incendio
Centinaia al corteo notturno
 
 
L’edicola votiva per Roberta prima dello scempio
L’edicola dopo l’incendio
Roberta Siragusa
Pietro Morreale

Il Comune di Caccamo, dopo avere espresso solidarietà alla famiglia di Roberta Siragusa, ha risposto organizzando una fiaccolata che si è tenuta stasera (25 ottobre), in ricordo della ragazza di soli 17 anni che - secondo una sentenza non ancora definitiva - è stata uccisa dal fidanzato, Pietro Morreale, 21 anni, nei giorni scorsi condannato all’ergastolo. L'edicola votiva realizzata in onore della ragazza sul Monte Rotondo, luogo di ritrovamento del cadavere è stata bruciata la notte scorsa: uno sfregio alla memoria. Un episodio che tutta l’aria di una risposta a quella decisione dei giudici. Centinaia al corteo che ha sfidato il buio per arrivare all’edicola (o a ciò che ne resta). Gente comune, amici di Roberta, ma anche rappresentati delle istituzioni, il sindaco di Alia con la fascia tricolore, i carabinieri da Termini Imerese. La mamma della ragazza era in lacrime. Roberta dunque continua a non avere pace: aveva 17 anni, nella notte fra il 23 e il 24 gennaio del 2021, quando venne colpita a morte con una pietra e poi, quando probabilmente era ancora viva, venne bruciata alle pendici del Monte San Calogero. La sentenza della corte d’assise ha ritenuto colpevole Morreale, unico imputato. L’unico dubbio è se, dopo avere ucciso, Morreale abbia agito da solo per cercare di nascondere le tracce di quanto avrebbe fatto.

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