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Pochi parcheggi e auto bloccate dalla neve, domenica di disagi a Piano Battaglia

Catene da neve nel portabagagli, stivali impermeabili ai piedi, giubbotti pesanti e salopette. Con l'arrivo del freddo e delle belle giornate molte famiglie decidono di trascorrere i weekend nelle Madonie approfittando delle prime nevicate. Il navigatore segna la meta: Piano Battaglia.

Armati di paletta e slittino, vengono da Palermo e da tutta la provincia: Casteldaccia, Trabia, Misilmeri ma non solo. C'è chi è partito da Caltanissetta per trascorrere l'intera giornata sulla neve. Molti vengono anche dal Messinese e dall'Agrigentino.

Quando la neve è tanta, però, cominciano i disagi. I primi intoppi, già sulla strada provinciale 54, diversi chilometri prima di arrivare a Piano Zucchi. La neve è ai bordi della strada e senza catene non si va avanti. La carreggiata è ristretta. Qualcuno torna indietro, gli altri si fermano ad equipaggiare gli pneumatici, bloccando i veicoli. Le auto già equipaggiate si ritrovano a fare slalom tra le auto in sosta al centro della carreggiata e quelle che arrivano in direzione contraria. Si creano così i primi ingorghi.

Tra curve, macchine in sosta e strade ghiacciate, si procede a rilento per diversi chilometri. Poi, giunti a destinazione, la sfida più difficile: trovare parcheggio. Troppe macchine rispetto alle aree di sosta disponibili. Alcune famiglie si fermano per far scendere i bambini. Altre, esauste, dopo ore di ricerche, decidono di posteggiare ai bordi di Sentiero Pizzo Carbonara, nonostante il divieto di sosta.

Le aree destinate al parcheggio ci sarebbero ma molte di queste sono inaccessibili. Alle undici di domenica ben tre aree ancora non sono state spalate. Prestando attenzione si intravedono i cartelli blu con la lettera P, i pali sono stati sepolti da metri di neve.

Dopo ore di viaggio, trovato – o improvvisato – il parcheggio, finalmente le scarpe affondano nel bianco. La vista della vallata: bellissima, innevata. C'è qualche pupazzo di neve sbilenco. I bambini schiamazzano, pronti a scendere con le loro palettine colorate da ogni pendenza.

Ma per chi deve andare in bagno ricomincia il calvario: i servizi pubblici nella vallata sono chiusi e quello che sembrerebbe l'unico bar disposto ad offrirli presenta una lunghissima fila all'ingresso.

“Oggi, anzi – commenta il buttafuori, mentre è intento a gestire gli ingressi nel rispetto delle norme anti-covid – c'è molta meno gente perché la neve è tanta e chi non aveva le catene con gli ingorghi è tornato indietro”.

Prima di entrare in bagno, intanto, passa un'altra ora. Tra attese, difficoltà e disservizi si fa l'ora di pranzo. Nel parcheggio alcune famiglie accendono la carbonella per il barbecue. Il sole illumina i cristalli di ghiaccio fino all'arrivo del tramonto.

È ora di ritornare a casa, dopo una giornata in mezzo alla natura, che, senza i disagi causati dalla carenza di infrastrutture e servizi adeguati, sarebbe stata ancora più piacevole.

Intanto sembra arrivare un passo avanti per la gestione degli impianti di Piano Battaglia:  anche il Parco delle Madonie e i Comuni dell'area faranno parte della società di gestione della struttura. È uno degli aspetti decisi durante il tavolo tecnico che si è riunito all'assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente, per affrontare il tema della gestione dell'area sciabile di Piano Battaglia.

Al gruppo di lavoro, presieduto dall'assessore regionale al Territorio e all'Ambiente, Toto Cordaro, hanno partecipato il sindaco della Città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando, i tecnici della Città metropolitana, i sindaci dei Comuni di Petralia Sottana, Isnello, Polizzi Generosa e Collesano e il presidente dell'Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino.

"Il governo Musumeci sta lavorando con impegno affinché possano essere sciolti tutti i nodi che impediscono di rendere pienamente fruibile questo territorio - afferma l'assessore Cordaro - Faremo in modo che siano fissati tempi certi e soluzioni concrete per il rilancio del comprensorio madonita, che deve essere sempre più trainante per il turismo, per lo sviluppo e per l'economia siciliana".

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