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Palermo, protesta per lo sgombero dell'ex Monastero di Sant'Andrea: "La casa è un diritto"

Prosegue la mobilitazione contro lo sgombero dell’ex Monastero di Sant’Andrea di piazza Parlatoio a Palermo. Nelle ultime settimane le famiglie occupanti sono più volte scese in presidio, prima sotto l'Assessorato alle politiche sociali e poi davanti il palazzo arcivescovile. Oggi le cinque famiglie senza casa, insieme al Centro Sociale ExKarcere e al Comitato territoriale Olivella, sono arrivate in corteo davanti a Palazzo delle Aquile.

Nelle ultime settimane è stato lanciato un appello per sostenere queste famiglie che rivendicano il diritto alla casa. Gli assistenti sociali hanno più volte informato i cinque nuclei familiari, che da nove anni vivono in occupazione all’interno dell’ex Monastero di Sant’Andrea di piazza Parlatoio di proprietà della curia, che non possono stare lì.

E' stato proposto l'accesso alle case su pagamento di un anno di affitto, ma le famiglie ritengono che si tratti solamente di un modo per rinviare la soluzione al problema.

Pertanto le famiglie, insieme al Centro Sociale Ex Karcere e al Comitato territoriale Olivella e a tutti i cittadini aderenti alla manifestazione, hanno scelto di partire in corteo da Piazza Verdi per arrivare sotto il Comune, in segno di critica alla gestione dell'emergenza abitativa da parte dell'amministrazione Orlando.

"La lista dell’emergenza abitativa e le graduatorie per l’assegnazione delle case popolari continuano a contare migliaia di famiglie non assegnatarie. Il sistema è completamente fallimentare. Alcune delle famiglie di piazza Parlatoio sono iscritte alla lista da dieci anni, con diversi figli, alcuni di pochi mesi, ma non è mai arrivata loro nemmeno l’ipotesi di assegnazione" - afferma Marco Orestano del Comitato territoriale Olivella.

"La mobilitazione - dicono - andrà avanti finché non si troverà una soluzione definitiva per le 5 famiglie e per tutte le altre famiglie in emergenza abitativa".

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