«Abbiamo pianificato e stiamo avviando tutte le iniziative di riqualificazione che mirano al rilancio di Piano Battaglia. Lo stiamo facendo d’intesa con la Città Metropolitana di Palermo, l’ente Parco delle Madonie, il Comune di Petralia Sottana. È la più nota località di villeggiatura e di sport invernali e l’unica stazione sciistica della Sicilia occidentale, tenuta fuori finora da ogni progetto di valorizzazione. I lavori previsti dal tavolo di coordinamento vanno dalla viabilità all’elisuperficie, dal punto informazioni ai servizi igienici. Sono interventi essenziali per una località turistica, che si attendono da decenni».
Così il governatore Nello Musumeci, annunciando la pubblicazione della gara per lavori di manutenzione straordinaria della regia trazzera e degli accessi al pianoro di Piano Battaglia. «Gli impegni assunti negli scorsi mesi in seguito ai sopralluoghi che ho voluto effettuare (nella foto), assieme all’assessore all’Ambiente Toto Cordaro - prosegue il presidente - li manteniamo nel migliore dei modi possibili, ossia con i fatti».
Piano Battaglia, a 1572 metri sul livello del mare, tra il complesso di Pizzo Carbonara e Monte Mufara, è stata sede di numerose manifestazioni sciistiche di carattere regionale e nazionale ma oggi è anche punto di partenza per escursioni sulle alte Madonie. Il governo regionale ha puntato a colmare i ritardi, programmando con gli altri enti del territorio opere che possano farla ritornare al suo antico splendore.
Quella in esame, per l’esattezza il recupero della strada che attraversa la conca e che versa in pessime condizioni, è oggetto della gara che il governatore ha voluto affidare alla Struttura contro il dissesto idrogeologico, diretta da Maurizio Croce. La scadenza del bando è prevista per il prossimo 12 maggio, con un importo complessivo dell’appalto di poco superiore a 1,6 milioni di euro.
Sono due gli ingressi alla conca: il primo dalla strada provinciale 54, sul versante ovest, lato Isnello-Polizzi Generosa; il secondo a est, lato Petralia Sottana. Alla quota della conca si sviluppa la strada che la attraversa e che collega i due accessi. In realtà una vera e propria pista, tracciata dal ripetuto passaggio dei mezzi. Le cattive condizioni della strada sono da imputare alla totale assenza di qualsiasi opera di regimentazione delle acque piovane superficiali.
Da un punto di vista tecnico, gli accessi che presentano una maggiore pendenza verranno realizzati in selciato, con una larghezza di quattro metri oltre a una cunetta per il deflusso delle acque. Verranno altresì collocati oltre cento metri di guard rail al fine di proteggere dalla scarpata sottostante. Sulla strada di accesso, una Regia trazzera, della lunghezza di circa 500 metri e che si snoda sulla conca, si procederà con il rifacimento del manto stradale in terra battuta stabilizzata.
Verrà infine costruito un muretto a secco adiacente al tratto di trazzera tra il rifugio Marini e la Chiesa Madonna delle Nevi, ad uso seduta, in muratura a secco e a monte dello stesso sarà sistemata una cunetta per la raccolta delle acque. Misure di manutenzione straordinaria interesseranno anche quella porzione di pianoro che dalla regia trazzera porta alla stazione di partenza della seggiovia.
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