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Mercatini rionali a Palermo, i residenti: "Nessuna distanza rispettata". Orlando: "Pronti a chiudere"

È sempre al centro delle polemiche la situazione relativa ai mercatini rionali di Palermo. In una nota il Comitato dei Residenti scrive di non avere "nulla contro i mercatini e trova giusto che questa gente torni a lavorare, ma eravamo certi che sarebbe avvenuto con nuove regolamentazioni che tenessero conto di quello che è avvenuto".

"Invece l’amministrazione comunale a Palermo non ha difeso il diritto alla salute e alla sicurezza dei residenti. Nessuna distanza rispettata - dicono in una nota -, nessun vigile presente dentro l’area su via De Saliba, nessun venditore con mascherina e ostruite le vie di uscita dei palazzi, previste per legge. Di fronte a tale assenza dell’amministrazione che mette a repentaglio la sicurezza di residenti e venditori stessi il Comitato annuncia l’avvio di iniziative per propria autotutela".

"Quanto avvenuto oggi al mercatino di via Galilei, richiede un'analisi approfondita per verificare se non vi siano responsabilità da sanzionare anche con la sospensione o la revoca di autorizzazioni.

"Mentre la Polizia Municipale era impegnata, anche con momenti di tensione che hanno richiesto il supporto di altre forze dell'ordine, a contrastare la presenza di venditori abusivi, nell'area del mercato è stato evidente il mancato rispetto delle norme di precauzione anti Covid19. È purtroppo mancata una assunzione di responsabilità da parte degli operatori commerciali perché fossero messe in pratica le necessarie prescrizioni cautelari.

Ci aspettiamo da lunedì una drastica inversione di rotta, senza la quale non si potrà non valutare la inibizione dei mercatini ove si verificassero violazioni". Lo ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando.

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