Dal centro storico alla periferia, le scuole di Palermo si rivelano un punto di riferimento prezioso per lo sviluppo dei quartieri. Presidi di legalità in territori spesso difficili e bisognosi d'aiuto. Così, il liceo Regina Margherita, un'istituzione (è il caso di dirlo) nel cuore di Ballarò è impegnato in prima linea in progetti di prevenzione del disagio giovanile e delle dipendenze. Mentre in un'altra parte di città, nel quartiere Montegrappa, gli studenti dell'Istituto Montegrappa-Sanzio fanno sentire la loro voce contro gli episodi di vandalismo nelle scuole. I due istituti sono i protagonisti dell'edizione di oggi di GDScuola, lo speciale del Giornale di Sicilia dedicato al mondo della scuola, pubblicato ogni giovedì sulle pagine del quotidiano.
Il Liceo Regina Margherita ha deciso di partecipare, assieme ad altre scuole del quartiere, al progetto "Strade in-contatto", che sarà finanziato con la legge 285 del 1997 e la cui anima sarà proprio il quartiere Ballarò-Albergheria. Si tratta di un progetto che punta su attività culturali e sociali per migliorare il benessere bio-psico-sociale, con un'attenzione particolare sia ai disagi evolutivi sia ai fattori di rischio, puntando al potenziamento di abilità e competenze. Un progetto insomma che punta sui bimbi e sui ragazzi per prevenire future forme di disagio. Un importante investimento culturale e sociale sul territorio.
Gli studenti dell'Istituto comprensivo Sanzio-Montegrappa raccontano e denunciano gli ultimi raid vandalici subìti dal rientro dalle festività natalizie. Un'escalation sempre più preoccupante: la manomissione della caldai, poi la rottura del vetro di una delle porte antincendio e di una parte della recinzione esterna, oltre alla sottrazione della copertura del tetto del vano antincendio. Ancora, nell'aula adibita a biblioteca, è stata divelta la rete metallica di protezione di una delle finestre; mentre qualche altro ha pensato bene di staccare il corrimano della scala antincendio e di distruggere la porta di accesso al cortile esterno.
"Sono gesti che attentano alla scuola che è presa di mira perché purtroppo è vista come un nemico. C'è una società spaventata dalla conoscenza e dalla coscienza che la scuola risveglia. Si percepisce una società ribelle alle regole che ha perso la memoria collettiva di fatti tragici. Le prevaricazioni, il vandalismo sono espressioni di richiesta d'aiuto a cui è facile restare sordi, ma siamo noi ragazzi della nostra età che dobbiamo diventare modello di riferimento per «quelle persone» che di modelli non ne hanno. A nostro parere non è un lui o una lei ma un «noi» che facciamo la differenza. La grande maggioranza protesta a viva forza contro l'idea che la «scuola» possa accettare queste prevaricazioni di «gentaglia» che manca degli strumenti per interrogarsi dentro", scrivono gli alunni della 3°F della scuola secondaria di primo grado "Sanzio", dell'Istituto Montegrappa-Sanzio.
Caricamento commenti
Commenta la notizia