Uno sportello antiviolenza, l'Erasmus, fumo e cyberbullismo. Sono soltanto alcune della attività svolte dall'Istituto comprensivo Antonino Caponnetto e dall'Istituto Thomas More di Palermo e riportate da GDScuola di oggi, l'inserto del Giornale di Sicilia dedicato al mondo della scuola, pubblicato ogni giovedì.
L'Istituto comprensivo Caponnetto, che si trova a Tommaso Natale, in autunno, in collaborazione con Legambiente, con Passepartout e Maghweb, ha avviato un percorso di educazione ambientale con l’obiettivo di diventare una scuola vivaio, utilizzando gli ampi spazi aperti, rifornendo di alberelli altri istituti.
Per la preside Isabella Iervolino uno degli obiettivi è contrastare, poi, la piaga della dispersione scolastica, creando soprattutto alleanze con le famiglie. "Ci sono famiglie corresponsabili, altre totalmente assenti –aggiunge la docente Basile – che hanno difficoltà a far rispettare orari e regole. Cerchiamo di prevenire la dispersione scolastica con attività laboratoriali, trovando sistemi alternativi alle lezioni frontali".
Gli alunni della 2° C sottolineano come lottino giornalmente contro il pregiudizio. "La nostra scuola sorge nel quartiere di Tommaso Natale e molti di noi provengono da questa borgata marinara o dal quartiere Marinella. Il pregiudizio è difficile da combattere, la nostra insegnante di Italiano ci ha fatto conoscere una frase di Albert Einstein: «È più facile disintegrare un atomo che un pregiudizio», ed è vero! Appena accenniamo che la nostra scuola sorge in questi quartieri, subito si percepisce il disappunto di chi ci sta davanti come se fossimo diventati improvvisamente pericolosi! È innegabile la difficile situazione, un quartiere privo di tutto, non ci sono spazi ricreativi, parchi giochi. Non ci sono polmoni verdi e i marciapiedi assistono impotenti alle nostre passeggiate pomeridiane, fatte senza uno scopo o una direzione. I nostri genitori ci hanno raccontato che tanti anni fa c'era un bel progetto che riguardava il quartiere, per costruire residence con tutti i confort, in modo che la zona fosse paragonabile a viale Strasburgo. Poi per vari motivi non accadde nulla e la situazione si andò aggravando sempre di più. Noi però amiamo il nostro quartiere, e non è una colpa essere marinellesi".
Una novità è anche l’apertura di uno sportello di ascolto antiviolenza dell’associazione Co.Tu.Le.Vi., proprio all’interno dell’istituto, una volta al mese. "Chiunque potrà venire e troverà due pedagogiste, una psicoterapeuta e un avvocato disponibili all’ascolto" chiarisce l’insegnante Giardina. A firmare il protocollo istituzionale, martedì scorso, la presidente della Co.Tu.LeVi., Aurora Ranno, e la dirigente Iervolino. Presenti anche Raimonda Tomasino, giudice di sorveglianza della Corte d’Appello di Palermo, Giuseppe Fiore, presidente della settima circoscrizione, i rappresentanti della polizia e i sacerdoti, don Pietro Martorana e don Mario Consiglio.
Alla Caponnetto si studia l'arte come sperimentazione: "Quando abbiamo iniziato a far parte dell'Istituto Caponnetto, la cosa che ci ha affascinato maggiormente è stata la struttura interna e soprattutto la presenza, sulle pareti, di numerose tele e disegni, frutto del lavoro degli alunni durante i laboratori di pittura che la nostra professoressa di Arte, Laura Colonna Romano, organizza, insegnandoci le tecniche artistiche più adatte. Lo studio della Storia dell'Arte, viene affrontato con un'osservazione attenta delle opere, per poi concludersi con la sperimentazione pittorica dell'opera stessa. Ogni alunno sceglie, nell'ambito del periodo studiato, l'opera da rielaborare. Tale sperimentazione ci permette di entrare in modo approfondito all'interno dell'opera, di conoscerne le singole pennellate e i colori, le scelte creative dell'autore".
Alla Thomas More i ragazzi vanno fieri di essere tutti diversi e tutti uguali. "Diversi nel modo di pensare e di essere, per abitudini, diversi per religione. Mi giro a destra e vedo Jhilliane, con la sua simpatia e una disponibilità fuori dal comune; mi volto a sinistra e c’è Sabrina, con la sua notevole intelligenza e la serenità che trasmette a chi le sta vicino. Ognuno di noi ha la propria storia, i propri pregi e difetti. Durante il primo trimestre abbiamo parlato a lungo in classe del tema dell’unicità e scoperto il suo valore: abbiamo letto libri, intavolato discussioni di gruppo, imparato che ciò che a qualcuno può sembrare di ostacolo o spaventoso in realtà può divenire una grande risorsa (si pensi a Leonardo da Vinci, giudicato per essere mancino, o a Beethoven, a cui la sordità non ha impedito di divenire uno dei più grandi compositori)".
A partire da quest'anno la Scuola Thomas More, ha aderito all'Erasmus e molti studenti aspettano con ansia di potere affrontare questa esperienza anche se vedono minacciata l'opportunità di aderire al progetto a causa dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea.
Gli studenti hanno anche affrontato il tema attualissimo delle fake news. "In questo periodo dell'anno - scrivono gli alunni della terza media - stiamo studiando la storia e la cultura della prima metà del Novecento: la società di massa, i nazionalismi, i grandi totalitarismi, le due guerre mondiali, la Shoah. E leggendo alcune parti di opere letterarie di quel periodo, abbiamo compreso come, politici, scrittori, poeti e artisti, con le tecniche della propaganda e della retorica, che si basa proprio sul confondere fatti con opinioni, e l'utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa, siano riusciti addirittura a illudere grandi masse di cittadini, che la guerra fosse qualcosa di magnifico; e che lo sterminio di altri popoli la grandezza del proprio. Quindi, a conclusione del laboratorio, ci siamo chiesti come evitare che ciò si ripeta; visto, fra l'altro, che viviamo l'era dei social network e delle fake news. Noi crediamo, e la Thomas More ci supporta molto in questo, che lavorare su metodo di studio e comprensione del testo, leggere e scrivere molto, promuovere il pensiero critico, imparare ad imparare, verificare le fonti di informazione, elaborare collegamenti fra le conoscenze, comunicarle in modo efficace, siano tutte strategie didattiche utili per differenziare meglio i fatti dalle opinioni".
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