La mafia dietro la rissa e la devastazione di un locale di via dei Chiavettieri, «Voglia di pizza», a Palermo. Il video e l'intercettazione, effettuata dai carabinieri del Ros, che inchiodano gli uomini della cosca di Santa Maria di Gesù, sono stati depositati ieri proprio al processo Falco. Lo scrive Riccardo Arena in un articolo sul Giornale di Sicilia in edicola.
Un episodio che risale alla sera dell'8 novembre del 2015 e che provocò la reazione di boss del calibro di Natale Gambino e dello stesso Salvatore Profeta, molto scontenti di quel che era avvenuto. Le immagini, infatti, furono riprese da una ragazza con un telefonino e furono pubblicate su Youtube. Dei protagonisti è rimasto a giudizio, col rito ordinario, davanti alla terza sezione del Tribunale, solo Giuseppe Tinnirello. Gli altri sono stati processati in abbreviato e condannati anche per altri fatti.
Oltre a Tinnirello, quella sera ci sarebbero stati Antonino La Mattina, Antonino Profeta, Lorenzo Scarantino. Nelle intercettazioni Tinnirello, detto «Turiddu» chiedeva a Gabriele Pedalino, genero di Salvatore Profeta (recentemente scomparso), se avesse visto il video.
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