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Fondi pubblici dirottati sui propri conti: due condanne e 10 assoluzioni a Palermo, nomi e foto

Avrebbe dirottato denaro della Regione sui propri conti personali, pagando così la ristrutturazione di una sua villa a Sciacca, ieri confiscata con la sentenza.

La terza sezione del Tribunale di Palermo, come si legge in un articolo di Riccardo Arena sul Giornale di Sicilia in edicola, infligge otto anni, due in più di quelli proposti dalla Procura, a Emanuele Currao, il principale imputato del processo denominato «Iban». Tentata truffa è l'accusa. La vicenda risale al 2009-2011, al 2013 il blitz dei carabinieri.

Condannato a un anno e due mesi, pena sospesa, anche Amedeo Antonio Filingeri. Assolti gli altri dieci imputati e dichiarata la prescrizione. L'assoluzione di merito è per non avere commesso il fatto; l'estinzione di altri reati è invece per il lungo tempo trascorso dall'epoca in cui furono commessi i reati.

Tra gli assolti-prescritti c'è Emanuela Ingoglia, moglie di Currao, Maria Antonella Cavalieri, Vito Di Pietra, Giampiero Spallino, Marcella Gazzelli, Mario Avara, Marco Inzerillo, Gualtiero Curatolo, Loredana Badalamenti e Loredana Gugliara. Tra gli imputati c'era anche la funzionaria di Palazzo d'Orleans Concetta Cimino, scomparsa nei mesi scorsi

 

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