PALERMO. L'inchiesta dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo coordinata dalla Dda, che ha portato oggi al fermo di 5 mafiosi, ha permesso di accertare che a "reggere" la famiglia mafiosa di Palermo San Lorenzo è Giuseppe Biondino, 40 anni, figlio del fedelissimo autista di Riina, l'ergastolano Salvatore Biondino.
Gli investigatori hanno anche ricostruire un'estorsione e due tentativi di estorsione nei confronti di imprenditori e commercianti di Palermo in cui sarebbe coinvolto Bartolomeo Mancuso, anche lui, come Biondino, finito in carcere. Scoperto anche il ruolo di Francesco Lo Iacono, 37 anni, nell'incendio che, la notte del 14 agosto 2015, distrusse una concessionaria della cittadina. Francesco Lo Iacono è nipote di Maurizio Lo Iacono, esponente di vertice del mandamento di Partinico, ucciso il 4 ottobre 2005 in seguito ai contrasti sorti tra la sua famiglia e un altro clan storico della zona, quello dei Vitale.
Fermati anche Salvatore Ariolo e il tunisino Ahmed Glaoui, ritenuti appartenenti rispettivamente alle famiglie mafiose di San Lorenzo e Partanna Mondello
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