PALERMO. Il gup Maria Pino ha condannato quattro persone con l’accusa di aver taglieggiato un commerciante che aveva deciso di aprire il suo locale a pochi passi dall’ospedale Civico, in pieno mandamento di Pagliarelli, e con l’aggravante di aver favorito la mafia.
Come si legge sul Giornale di Sicilia in edicola, la pena più alta, dieci anni ed otto mesi di reclusione, è andata a Vincenzo Giudice, ritenuto capo della famiglia del Villaggio Santa Rosalia. Condannato a nove anni e quattro mesi di carcere Eugenio Donato, e a sette anni e quattro mesi ciascuno Piero Oriti Misterio ed Attilio Di Stefano. I primi due rispondevano anche di rapina aggravata dall’aver agevolato Cosa nostra perchè avrebbero preso a calci, pugni e colpi di casco Di Stefano, rubandogli un borsello con dei documenti e tre assegni, perché – secondo la Procura – avrebbe chiesto il pizzo all’imprenditore senza autorizzazione.
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