PALERMO. Ci sono gli operatori di call center Almaviva e i colleghi di Accenture con le magliette simbolo della protesta, radunati a piazza Marina a Palermo, per partecipare allo sciopero nazionale dei lavoratori del settore. Centinaia di lavoratori stanno partecipando alla manifestazione organizzata dai sindacati. In piazza ci sono i lavoratori con fischietti, bandiere e lo striscione simbolo della protesta con scritto «Vertenza Almaviva il Papa: Vi sono Vicino». La crisi dei call center a Palermo, secondo i dati dei sindacati, mette a rischio licenziamento poco più di 6 mila lavoratori nelle tre realtà: Accenture, Amalvaviva e 4 You che hanno già comunicato esuberi a partire da gennaio 2015. «Chiediamo al governo nazionale un intervento strutturale legato al costo del lavoro per evitare che multinazionali come Almaviva non delocalizzino - dice Maria Taravella, 45 anni, che da 12 anni lavoro per Almaviva - all'estero nè in altre regioni italiane solo per questioni di bilancio e di convenienza legati a incentivi economici». I sindacati chiedono regole sugli appalti, delocalizzazione all'estero e uso di agevolazioni e ammortizzatori sociali. Secondo i dati delle Cisl, a Palermo, la scure dei licenziamenti riguarda non solo precari ma anche chi ha un lavoro stabile. Solo in Almaviva sono circa 4 mila 500 gli operatori delle due sedi di Via Cordova e via Marcellini, circa 3.500 mila a tempo indeterminato, e altri 1.000 lavoratori a progetto. A loro si aggiungono i 262 operatori di Accenture, circa 381 di 4 You. Foto di Silvia Iacono
Operatori call center a rischio: la protesta a Palermo - Foto
In piazza ci sono i lavoratori con fischietti, bandiere e lo striscione simbolo della protesta con scritto «Vertenza Almaviva il Papa: Vi sono Vicino»
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