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Il Palermo ottavo è pronto per lo sprint play-off: nelle ultime gare solo due scontri diretti

Tornare tra le prime otto prima dell’ultima sosta stagionale era indispensabile per il morale, soprattutto dopo aver ritrovato una vittoria che mancava da sei partite. Ora che alla fine del campionato ne mancano otto e le basi per raggiungere la zona play-off sono più che solide, servirà gettare il cuore oltre l’ostacolo per rimanerci. Distrazioni, partenze a handicap, cali di tensione: niente di tutto ciò sarà concesso nel rush finale.

Dopo i risultati di ieri, il Palermo al momento occupa l’ottavo posto in classifica, l’ultimo disponibile per accedere alla post-season: i punti sono 42, gli stessi della Reggina, ma il 3-0 subito all’andata pone gli amaranto davanti per lo scontro diretto; a 45 ci sono in coabitazione Pisa e Cagliari, quest’ultimo avversario dei rosa alla penultima giornata; a 41 il Parma, momentaneamente nono e al quale il Palermo farà visita al rientro dalla sosta. I cinque gol rifilati al Modena sono un chiaro segnale che la squadra non ha intenzione di accontentarsi di un piazzamento relativamente tranquillo, ma vuole sognare finché sarà consentito dalla matematica: il terzo e quarto posto di Südtirol e Bari (impegnato oggi a Terni) non sembrano raggiungibili, quelli subito sotto sì.

Tra le squadre in corsa per i play-off sono i rosa, insieme ai sardi, a uscire meglio dal turno di campionato appena trascorso: vittoria «scaccia-pareggite» per i primi, 4-0 roboante al Granillo per i secondi. A tal proposito, pur dovendo ancora recuperare la sfida di Perugia, la Reggina sembra piombata in una crisi senza fine: era seconda al termine del girone d’andata, da gennaio ha vinto appena due partite perdendone otto. Non sta tanto meglio il Parma, battuto 2-0 a Como: l’ultimo mese è stato un thriller in piena regola, con i ducali che hanno alternato imprese clamorose (3-4 a Frosinone, 0-1 a Reggio Calabria) a black-out incomprensibili (sconfitte di misura con Ascoli e Pisa al Tardini, dove non segnano da 307’). Il Pisa ha invece rialzato la testa dopo la battuta d’arresto di Modena, superando agilmente il Benevento.

Nessuna di queste squadre ha ancora impresso quell’accelerata che consentisse di staccare le avversarie come hanno fatto Südtirol e Bari: la discontinuità di risultati tiene, e rischia di tenere fino alla fine, la corsa play-off più aperta che mai. Calendario alla mano il Palermo sembra passarsela meglio: due scontri con squadre di alta classifica (Parma e Cagliari), la sfida a un Como che staziona a metà graduatoria e le restanti cinque (quattro delle quali in casa) con squadre situate a fondo classifica. Solo non sottovalutando l’avversario (ne sa qualcosa il Frosinone, impallinato davanti ai suoi tifosi dal Cosenza) e giocando ogni partita come se fosse decisiva per conquistare i play-off sarà possibile centrare l’obiettivo. Coefficiente di difficoltà simile per il Parma, anch’esso con due scontri diretti (l’altro col Cagliari); Reggina e Pisa ne hanno tre, ma quelli degli amaranto sono con Frosinone, Genoa e Bari; i sardi ne hanno addirittura cinque, ma hanno segnato otto gol (come il Palermo) nelle ultime due partite e ritrovato un Lapadula scintillante. Disinnescare lui, l’ex Vazquez e tutti gli altri giocatori desiderosi di contribuire alla salvezza della loro squadra sarà la principale missione del Palermo, che deve tornare a registrare la difesa dopo le prestazioni negative contro Cittadella e Modena.

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