È stata imbrattata con alcune scritte una parte del grande murale da 400 metri realizzato pochi giorni fa sulla cancellata dello stadio Barbera di Palermo da 30 dei più importanti graffitari internazionali. Le varie opere erano state disegnate durante il Festigraff, una sorta di festival del graffito con la direzione artistica di Luca D’Agostino in collaborazione con Giulio Rosk.
Dura la reazione del Palermo calcio. «Ci sono voluti tre anni di lavoro - stigmatizza il club del presidente Mirri con una nota - tra permessi, progettazione, ostacoli della pandemia e organizzazione generale. E ci sono voluti pochi secondi per rovinare tutto. C'è qualcuno in questa città che vorrebbe che le cose non cambiassero mai ed esercita la sua missione con il ricatto, la prevaricazione violenta e criminale, il vandalismo e un’attività militante votata alla distruzione del bello e del buono. La gente di Palermo ha già dimostrato a queste persone che per loro non c'è futuro e che il futuro invece lo costruiamo noi sognatori». Poi la nota definisce chi sono i sognatori: «Noi che abbiamo tutti lo stesso sguardo del bambino di dipinto ieri da Rosk, con i nostri colori sulle guance. Noi che non smetteremo mai di dire a questi falliti che Palermo e il Palermo siamo noi. E che per loro non c'è speranza; siete già estinti e non lo sapete».
Amaro anche il sindaco Roberto Lagalla. «Provo dispiacere e dolore - dichiara - per il fatto che un gruppo di individui non abbia capito il senso dei murales realizzati da artisti internazionali sulla cancellata dello Stadio Renzo Barbera. Un’opera che aveva l’obiettivo di mettere in luce la passione per lo sport e i colori rosanero che rappresentano la squadra della città. Queste scritte provocano una ferita al Palermo, la sua società e i suoi tifosi, ma anche alla città, essendo lo Stadio Barbera uno dei simboli del capoluogo». Adesso, aggiunge il sindaco, «l’auspicio è che le forze dell’ordine possano individuare i responsabili di questo atto di inciviltà», aggiunge.
In un post su Facebook il Palermo pubblica tre foto delle deturpazioni. Le riproponiamo qui assieme a una serie foto scattate da Alessandro Fucarini in occasione dell'allestimento del murale.
Qui sotto invece il video della realizzazione del murale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia