
Il format del festival è completamente rivisitato e quest'anno ricco di novità. La sedicesima edizione del Valdemone, Festival internazionale di teatro di strada, circo contemporaneo e musica, ha una nuova casa: Isnello, il paese tra le montagne delle Madonie in provincia di Palermo famoso per i suoi cieli notturni particolarmente limpidi e la presenza del Parco Astronomico Gal Hassin, per queste ragioni è chiamato il paese delle stelle.
Il tema scelto per quest'anno dall’associazione Kiklos, che da sedici anni cura la direzione artistica del festival, è "La Talea": un simbolo di resistenza, rinascita e sopravvivenza. Dopo quindici edizioni ospitate a Pollina, il Valdemone si trasferisce a Isnello per mettere nuove radici e continuare a crescere, custodendo lo spirito che lo anima fin dall'inizio. Nuove piazze e scorci inediti si preparano ad accogliere gli artisti provenienti da tutto il mondo, in una tre giorni di bellezza, stupore e connessione.
Tra le grandi novità di questa edizione, spiccano una serie di attività collaterali che arricchiscono il programma principale:
La presentazione di due libri: "Il buco nel calzino", libro per bambini di Salvino Calatabiano(domenica 24, ore 11, piazza dei Caduti), e "Utopie nel mezzo. Vent’anni del Teatro dei Venti" (sabato 23, ore 11, piazza Mazzini). Parliamone con gli artisti: un incontro con l’artista Chiara Marchese per approfondire il processo creativo e la ricerca alla base di MAVARA, assolo sul filo molle che intreccia circo, marionetta e danza. Partendo dalla figura della "mavara" nella tradizione siciliana, il talk esplora il rapporto tra corpo, rito e simbolo, tra fragilità e potere, alla luce di un approccio antropologico e performativo a seguire Shedan Theater, Danza mobile & Teatro del sottosuolo (Sardegna) presentano steamplant movement e il suo processo creativo e inclusivo. Lo Spazio Documentaria, allestito presso il centro sociale di Isnello, dove saranno proiettati due documentari su Gaza il sabato e la domenica pomeriggio. Il percorso sonoro "Il nonno cantastorie. Favole senza età", a cura del Teatro dei Venti, in cui le favole di Gianni Rodari, lette da anziani, prenderanno vita in un ascolto immersivo di 20 minuti. Il Parco Astronomico Gal Hassin, rimarrà aperto con una serie di attività durante tutto il festival.
Non mancheranno spazi espositivi e interattivi: la mostra fotografica "Circando Gaza" a cura del CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, con immagini diffuse per le vie del paese che raccontano l’esperienza della scuola di circo di Gaza. Lo spazio “Prova a non cadere” in piazza Chico Mendez, con slackline per tutti. La suggestiva "Traversata della valle" in slackline, in programma sabato e domenica alle 18 in piazza Gino Strada, a cura dell’associazione Slackline Palermo.
“Siamo molto orgogliosi di questa nuova edizione e di questo nuovo luogo – dicono gli organizzatori – perché abbiamo rimesso mano al format del festival e stiamo ripensando, in una nuova chiave, le attività e questo è molto stimolante e ci da una grande spinta per rilanciare il festival. Il dialogo costruttivo nato con i componenti della Giunta Comunale di Isnello e le caratteristiche di questo luogo, ci permettono finalmente di realizzare, molte delle idee che per anni erano rimaste in cantiere e di questo siamo molto felici ed entusiasti. Abbiamo ritrovato la linfa che ci spinge a creare e a tessere relazioni. Il festival non è solo un momento in cui assistere a degli spettacoli di alto livello ma diventa un contenitore di “contenuti”, vogliamo dare voce agli ultimi e rilanciare a 360 gradi il concetto di arte inteso come rinnovamento dei popoli”.
Come ogni anno, il festival consolida le sue reti artistiche e culturali, intrecciando collaborazioni con altri eventi affini: Nov’aria (Novara di Sicilia), Urrà (Partanna), Espressivamente (Barcellona Pozzo di Gotto), Gratteri by night (Gratteri) e Prologo a Sanza, Festival dell’accoglienza (Sanza, SA). Il Valdemone cambia casa, e continua di fiorire. Proprio come una talea, che da un ramo trova nuova vita, il festival si rigenera, portando con sé la memoria, la visione e la forza di un’intera comunità. Il papavero, presente nella grafica ufficiale, ne diventa il simbolo: fragile e resistente al tempo stesso, capace di nascere ovunque, anche nei luoghi più inaspettati. È l’immagine della bellezza che resiste, che rinasce, che continua a fare sognare.
"Il Valdemone organizzato dalla Associazione Kiklos rappresenta un evento artistico di grande rilievo nel panorama culturale siciliano. - dice il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro - Siamo ben lieti, quindi, di aver dato una nuova casa al festival e ritengo che questa manifestazione debba essere rilanciata e rinvigorita, allargando lo sguardo su altri Comuni del nostro territorio. Quanto bello sarebbe un Festival di arti di strada madonita, una settima di eventi in più Comuni. La cultura è un elemento fondamentale per la sopravvivenza delle nostre Comunità. E il Valdemone Festival con le sue note caratteristiche, unitamente ad altri eventi che hanno trovato terreno fertile nel nostro Territorio, può e deve costituire un ulteriore elemento per rigenerare i nostri borghi e la nostra area interna, per resistere e continuare, così, a vivere questi luoghi, che vanno certamente difesi e riscattati".
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