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Arte più forte della paura del coronavirus, a Palermo la prima mostra dopo l'emergenza

L'arte, più forte della paura del coronavirus, si riappropria di Palermo. Musei, chiese monumentali e palazzi storici riaprono le loro porte ai visitatori che tornano a godere delle bellezze che la città e la Sicilia tutta sono capaci di offrire.

Si è inaugurata oggi al Loggiato di San Bartolomeo, sede espositiva della Fondazione Sant'Elia, «Mapping», personale del belga Julien Frieder, artista che coniuga segno e materia secondo le linee dei grandi protagonisti del Tachisme (da Fautrier a Dubuffet), ovvero dell’espressionismo astratto di matrice nord europea. Le opere esposte racchiudono gli esiti recenti della ricerca di Frieder coniugata con un linguaggio che risente della sua formazione psicanalitica nel gusto per la libera associazione e l’incontro con l’immaginario di realtà lontane ed esotiche, in luoghi dove l’altrove non è solo un  riferimento geografico.

" I visitatori possono ammirare le opere in mostra in piena sicurezza perché anche l’arte deve confrontarsi con la
catastrofe globale che stiamo vivendo", come ha ricordato stamattina durante la presentazione alla stampa il sindaco
Leoluca Orlando, presidente della Fondazione Sant'Elia che organizza la rassegna.

Così la grande città italiana con minor numero di contagi, dice ancora Orlando, rinsalda il suo rapporto con la cultura visiva, scegliendo "un artista che guarda alla vicina Africa, al Mediterraneo che è il nostro mare".

«Mapping» è a cura di Gianluca Marziani e Dominique Stella ed è organizzata da Mlc Comunicazioni. La mostra, aperta fino al 7 luglio, è anche un ponte ideale che collega i due estremi  geografici del nostro Paese: raccoglie una sessantina di tele suddivise ed esposte in due tranche, tra il Loggiato di San Bartolomeo, e, dal 25 luglio al 27 settembre, a Palazzo Libera, a Villa Lagarina in provincia di Trento, spazio che collabora con il MART di Rovereto.

Il pubblico può entrare a piccoli gruppi con mascherina obbligatoria, seguendo un percorso guidato con nastri e indicazioni sul pavimento. All’ingresso viene misurata la temperatura. Un monitor segnala la presenza di
pubblico e i tempi di attesa.

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