
Il trasferimento di Mattia Bani al Palermo rappresenta davvero l’emblema della forza che il club rosanero sta esercitando sul mercato. Il capitano del Genoa, protagonista di otto delle ultime nove stagioni in Serie A e destinatario di una ricca proposta di rinnovo da parte dei rossoblù, ha comunque scelto di scendere di categoria per abbracciare il progetto del Palermo. Un acquisto che certifica le ambizioni altissime del club in vista del prossimo campionato. «È partito tutto durante le interlocuzioni con il Genoa. Ho avuto la sensazione che, dopo tanti anni, il nostro percorso fosse giunto al capolinea – spiega Bani – . Ho quindi scelto di intraprendere una nuova sfida. Il Palermo è la società che mi ha voluto con più convinzione. Ho avuto da subito sensazioni positive: si tratta di un grande progetto».
Bani lascia il Genoa dopo cinque stagioni, 118 presenze tra Serie A e B e quattro gol. Una tappa fondamentale per la sua carriera, tanto che il difensore toscano ha voluto dedicare un lungo messaggio social a tutto l’ambiente rossoblù: «Il Genoa è stato un passaggio importantissimo della mia carriera, lì ho lasciato il cuore. Spero di trovare lo stesso calore e di farmi apprezzare nello stesso modo anche a Palermo. Ricevere l’affetto di una piazza come Genova è la cosa più bella in assoluto.
Ho sempre cercato di farmi stimare prima come persona, poi come calciatore». Bani non arriva certo per «vivacchiare» in Serie B, così come gli altri nuovi innesti del Palermo, a partire dall’allenatore. L’obiettivo è chiaro e c’è la sensazione di non poter sbagliare. «Sono qui per provare a riportare il Palermo nella categoria che gli compete - ammette Bani -. Sappiamo che sarà difficilissimo, avremo bisogno del sostegno del pubblico e dovremo farci trovare pronti. Ma sono convinto che l’organico sia importante. Dobbiamo ragionare gara dopo gara. Vogliamo vincerle tutte, ma incontreremo avversari che avranno la nostra stessa fame».
Il ds Osti e Inzaghi hanno puntato con decisione su di lui per rafforzare una difesa che, nella scorsa stagione, ha sofferto troppo, soprattutto a causa di errori individuali. Bani offre garanzie in questo senso, anche se preferisce rimanere con i piedi per terra: «Io fuori categoria? Voglio solo dare una mano alla squadra». Insieme a Magnani e Ceccaroni, compone un terzetto difensivo che vanta complessivamente 346 presenze in Serie A, con caratteristiche tecniche e fisiche complementari. Resta da chiarire quale sarà la sua collocazione tattica: potrebbe agire al centro della difesa, con Magnani sul centrodestra, oppure essere impiegato direttamente come braccetto di destra.
«Sono uno che comunica tanto in campo, mi piace dialogare con tutto il reparto - osserva il neo rosanero -. Con Inzaghi non ho ancora avuto modo di confrontarmi, è successo tutto molto in fretta, ma sono certo che ci sarà presto l’occasione. In carriera ho giocato sia al centro che da braccetto. In Serie B sono partito da centrale e poi ho fatto il braccetto per necessità; in A, invece, quasi sempre al centro. Il ruolo è indifferente, dipende dai concetti dell’allenatore. Non ho preferenze».
Bani ha raggiunto la squadra in questi ultimi giorni di ritiro in Valle d’Aosta, ma il vero inserimento avverrà al rientro a Palermo. Riflettori puntati sull’amichevole contro il Manchester City, che segnerà anche il ritorno del difensore al Barbera, dove ha giocato una sola volta, il 9 settembre 2022, nella gara vinta dai rosa per 1-0 grazie a un gol di Brunori. «Mi è piaciuto molto giocare al Barbera, un bell’ambiente. Mi auguro che un clima simile ci accompagni per tutto l’anno».
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