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Minienduro, sei siciliani convocati per il Trofeo delle Regioni: ecco chi sono

Conquistare il podio e migliorare il terzo posto dello scorso anno (nella foto). Questo l'obbiettivo della rappresentativa siciliana di minienduro al Trofeo delle Regioni in programma, domani (primo settembre) a Clusone, in provincia di Bergamo. I ragazzi selezionati da Salvatore Modica e Giuliano Mancuso dovranno vedersela con i pari categoria di tutta Italia. Sei i convocati : Salvatore Mangano, Riccardo Repici, Pierpaolo Mosca, Diego Massimo D'Angelo, Demian Falla e Gaetano Scibilia.

Tanta qualità tra i siciliani

Sulla carta la squadra siciliana è competitiva, se si tiene conto dei risultati dei singoli durante la stagione. Mangano, Repici e Mosca sono saliti sul podio al campionato italiano, mentre Gaetano Scibilia ha conquistato l'argento agli Europei. Demian Falla al momento conduce la classifica tra i cadetti nel campionato regionale, mentre Massimo D'Angelo concluse terzo il campionato italiano nel 2022 tra i debuttanti. Qualità che lasciano ben sperare di salire nuovamente sul podio e magari migliorare il risultato del 2023. «C'è stato un ottimo ricambio - dichiara Giuliano Mancuso - e i ragazzi selezionati hanno le potenzialità per ripetersi e migliorare il risultato. Poi è chiaro che nelle gare tutto può succedere, ma nella 125, la Senior e la Junior possiamo fare risultato. I ragazzi  hanno maturato esperienza in gare di un certo livello».

Favorite Lombardia e Sicilia

La Sicilia tra i favoriti anche se la Lombardia è sulla carta davanti. «Le regioni che possono lottare per la vittoria sono diverse, ma la più ostica è sicuramente la Lombardia, che presenterà cinque squadre - continua Mancuso - ed è la regione ospitante, quindi con una particolare motivazione. La Sicilia però ha tutte le carte in regola per ben figurare ed io la metto tra le favorite». Poi una considerazione sull'apporto del Comitato Regionale: «Il supporto - conclude Mancuso - è stato come sempre importante, avendo contribuito anche economicamente per sostenere i ragazzi nel partecipare alle gare».

Esperienza importante non solo dal punto di vista agonistico

«L'enduro è uno sport individuale ma queste sono occasioni di aggregazione perché i ragazzi imparano a fare squadra - spiega Salvatore Modica -. Ci saranno momenti della manifestazione che rimarranno come ricordi indelebili nella mente dei nostri ragazzi, per questo il Comitato ogni anno si impegna per poter dare un aiuto affinché possano presenziare a questi appuntamenti con la maglia della rappresentativa, ma sento di dover ringraziare anche i loro genitori che con  impegno e sacrifici permettono loro di essere presenti».

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