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Palermo dà l’addio ai Ladies Open di tennis dopo 35 edizioni

Si chiude un’era, il capoluogo perde anche l’ultima manifestazione di grande livello sportivo. Il Country alza bandiera bianca e vende la licenza. L’offerta giusta è arrivata dalla Romania, tre milioni di euro per il torneo

Palermo perde il torneo internazionale femminile di tennis. Il Country, che ha ospitato per 35 edizioni il Palermo Ladies Open (Wta 250), ha venduto la licenza agli organizzatori del Transilvania Open (Romania) per la somma di tre milioni di euro, versata al circolo di viale dell’Olimpo in tre rate. «Somma - dice Oliviero Palma, direttore del torneo - che impiegheremo interamente per potenziare il circolo e realizzare un progetto di ospitalità per gli allenamenti di tennisti professionisti».

In questi giorni si sono chiuse le pratiche amministrative e la Woman tennis Association ha ratificato la cessione del torneo. Alla vigilia e durante l’ultima edizione, conclusa otto giorni fa con la splendida finale vinta dalla cinese Zheng sulla ceca Muchova, la voce di una cessione del torneo era circolata più volte, senza ricevere conferme ufficiali. Lucia Bronzetti, dopo la secca eliminazione, aveva confessato: «Spero di tornare per far meglio, ma non so se questo torneo esisterà ancora il prossimo anno».

Il Transilvania Open si svolge da qualche anno a Cluji-Napoca, terza città della Romania, in provvisoria sostituzione di tornei cinesi fermati dopo il Covid. Dietro il torneo c’è la Banca Transilvania, il più importante e ricco istituto finanziario privato del paese, colosso il cui amministratore delegato, e tra fondatori, è Horia Ciorcilă. Il figlio Patrick, 27 anni, è il direttore del Transilvania Open, ex tennista rumeno che ha interrotto la carriera a 18 anni per un infortunio quando era 534 del mondo. Il Transilvania Open ottiene così un inserimento in calendario definitivo: il torneo si svolgerà nella BT-Arena dall’1 al 9 febbraio e indoor.

«Il nostro - afferma Patrick Ciorcilă - è un significativo investimento finanziario sul futuro del tennis in Romania e per l’immagine internazionale del nostro paese. Non solo continueremo a organizzare il torneo ma daremo un supporto alle tenniste rumene e un importante contributo alla educazione dei nostri giovani talenti».
Palermo, dopo gli internazionali maschili ceduti dal Circolo del tennis, perde anche quelli femminili che si svolgevano dal 1988, a parte la pausa di cinque anni con l’affitto del torneo a Kuala Lumpur (Malesia). Svanisce la più importante manifestazione sportiva in calendario in città. Ogni anno ci sono state ricche offerte per comprare il torneo ma i dirigenti del Country non le avevano mai prese in considerazione. Compresa una della Federtennis da due milioni. Poi qualcosa è cambiato, tanto che l’opzione vendita era stata approvata dai soci del club, a condizione che il ricavato non fosse inferiore a 2,5 milioni di euro e fosse reinvestito nel circolo.

Le motivazioni principali della cessione, affermate dal Country, presieduto da Giorgio Cammarata, riguardano soprattutto la mancata protezione del torneo da parte della Wta e, in minor misura, la risposta giudicata insufficiente del territorio. «Il motivo principale è che la Wta - dice Palma - ha fatto una riforma che svaluta i tornei da 250. Gli organizzatori sono pieni di doveri verso l’associazione ma non ricevono in cambio niente. Se non avessi dato le wild card a Zheng e Muchova, con le sole iscritte al torneo, dopo le numerose rinunce tra cui quella di Svitolina, avremmo avuto un torneo modesto, a livello di 125. Rinunce che la Wta non punisce con penali, né scoraggia. In una realtà che si muove per business e sostenuta da fondi di investimento, i tornei 250 sono senza futuro».

È possibile che al posto del torneo Wta 250 possa essere organizzato un torneo internazionale di minor impegno? Si sono diffusi i tornei Wta 125, sorta di challenger del circuito femminile, e sembra che la Federtennis cerchi un’altra città a questo scopo. «Non mi sento di prendere tale impegno - risponde Palma - anche se il mio cuore è pieno delle emozioni di 35 edizioni del torneo. Al Country siamo pronti a ospitare chi voglia organizzare un torneo simile, la Wta sa che ci bastano due settimane per metterlo in piedi».
Palermo dal 1988 fino al 2006 è stata l’unica città d’Italia con Roma a ospitare un torneo maschile e uno femminile di tennis di livello professionistico. L’anno successivo il Circolo del tennis della Favorita, per difficoltà finanziarie, cedette il torneo, che nell’albo d’oro, iniziato nel 1935, mostra i nomi dei migliori tennisti del mondo, da Laver a Pietrangeli, da Borg a Wilander. Adesso analoga sorte segue il torneo femminile, vinto da giocatrici come Pierce, Schett, Schnyder, Safina, Myskina, Errani, Pennetta, Vinci, Collins, Zheng. A parte le nostalgie e a parte le scelte del Country, Palermo rischia la desertificazione dello sport d’alto livello.

Nella foto l'ultima vincitrice dei Palermo Ladies Open, la cinese Qinwen Zheng, mostra con orgoglio il trofeo a Mondello

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