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Il tennis piange Palpacelli, il presidente Fit Sicilia: ho perso un amico, era un'istituzione

Gabriele Palpacelli e Giorgio Giordano una recente foto

Il dolore gli spezza la voce ma non i ricordi. Giorgio Giordano, presidente della Fit Sicilia, è ancora accanto a Gabriele Palpacelli, scomparso da qualche ora, quando trova le parole per raccontare quanto il suo grande amico abbia lasciato il segno.

«Ha vissuto la sua malattia con dignità, combattendo come in un campo da tennis con la solita grinta, con la consueta tenacia. Ma vincere questa volta sarebbe stata un'impresa al di sopra di ogni possibilità».

Palpacelli, palermitano, consigliere nazionale della Federazione italiana tennis, è scomparso all'età di 65 anni. Giorgio Giordano, come tanti, sapeva della malattia ma fino all'ultimo ha sperato di poter continuare a parlare con il suo amico, come aveva fatto sabato scorso.

Che ricordo conserverà di Gabriele Palpacelli?

«Il ricordo di un grande uomo, di un amico, l'emblema del tennis siciliano. Un'istituzione per tutti noi».

Da quanto tempo lo conosceva?

«Ci incrociavamo sin da ragazzini nei campi di tennis. Poi è nata l'amicizia, siamo stati insieme anche nel comitato regionale».

Quanto ha dato Palpacelli al tennis siciliano?

«Ha dato tantissimo. Gabriele è stato un ottimo giocatore di seconda categoria, poi un grande maestro, infine si è distinto anche da dirigente, ha fatto il presidente della Fit Sicilia per 12 anni in maniera eccellente. Con lui sono arrivati successi e risultati inaspettati, sono aumentati i circoli affiliati. Ha anche portato in Sicilia il centro estivo federale coinvolgendo tanti ragazzi siciliani. E infine un anno e mezzo fa aveva coronato la sua carriera diventando consigliere nazionale».

C'è un ricordo che in questo momento è più forte degli altri?

«Quando mi disse che sarei stato io il suo successore alla presidenza della Fit Sicilia. A dicembre 2020 fui eletto».

Una profezia...

"Sì. Ho raccolto la sua eredità come lui auspicava. Ma nonostante non stesse bene era ancora attivo nel mondo del tennis. Da circa 3 anni combatteva con la malattia, convinto con tutte le sue forze che sarebbe riuscito a batterla. Ci siamo sentiti sabato scorso. Da alcuni mesi non usciva di casa, però si collegava on line per le riunioni del comitato".

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