Cose palermitane. Si ripetono ciclicamente ma a rimetterci è lo sport. Ultimo esempio: una squadra di Serie A-1 di pallanuoto che vola pure in Europa deve subire la frustrazione di giocare in un impianto chiuso al pubblico. La piscina olimpica di via de Fante, a Palermo, non ha agibilità per le tribune. Di contro la formazione allenata da Marco Baldineti negli ultimi venticinque giorni ha disputato undici incontri tra Coppa Italia, campionato di A-1 e torneo europeo, vincendone dieci di fila e pareggiando domenica la partita conclusiva della fase di Len Euro Cup contro gli ungheresi dello Zuglo.
«Sono davvero deluso e frustrato da questa situazione paradossale. Per evitare in futuro altre cattive figure nei confronti degli organismi della pallanuoto mondiale, non chiederemo più l’organizzazione di eventi internazionali all’Olimpica», è deciso Marcello Giliberti, presidente del Telimar, la società che ha ospitato a Palermo la fase di qualificazione ai quarti di finale della Len Euro Cup.
«Siamo stufi delle figuracce. Giocare a porte chiuse – insiste il n. 1 del club dell’Addaura – non è più un fatto eccezionale all’Olimpica. Già nel novembre scorso la piscina è stata inibita per 42 giorni a causa di una mancata idoneità sanitaria. Occorreva l’analisi microbiologica delle acque della vasca e per ottenere il via libera è passato un mese e mezzo. Ora l’altro impedimento per l’inagibilità delle tribune. Problemi all’impianto elettrico e ad altre strutture generali dell’impianto. Un fatto noto al Comune che da mesi non viene risolto. Ho cominciato a luglio a sollecitare gli uffici dedicati, facendo presente i nostri impegni di Coppe e di campionato a partire da settembre. Non è una leggerezza dei politici che sono al nostro fianco, ma dell’apparato burocratico. Una commissione di vari enti coordinata dal Comune che non riesce a completare il lavoro. Un caso unico nella pallanuoto in Italia ma chi ci rimette è lo sport palermitano in generale e il Telimar soprattutto per i sacrifici che facciamo. Sponsor che perdiamo, giocatori quasi umiliati, tifosi delusi. Basta con le figuracce».
Intanto, il calendario pressa. Il 23 l’incontro casalingo di A-1 con il Trieste e poi la partita all’Olimpica per il match di ritorno per i quarti di Euro Cup. Ma c’è un impegno immediato. Domani - mercoledì 13 settembre - a Savona per la seconda giornata di campionato. «Non ci preoccupa questo tour de force – spiega il capitano Ciccio Lo Cascio, centroboa e palermitano doc – perché abbiamo svolto un precampionato con i fiocchi. Non si spiegherebbero le ottime prestazioni compiute. Un grande lavoro che sta pagando. Merito anche della dirigenza che ha allestito una rosa di 13 giocatori intercambiabili che danno sicurezza all’allenatore Baldineti. Nelle tre recenti partite di Coppa la squadra si è distinta per compattezza e per estrema competitività. Siamo fiduciosi per il prosieguo del campionato dove puntiamo ad una posizione di alta classifica. Purtroppo c’è questo grave neo della mancanza del pubblico. Ci sentiamo con le ali tarpate. Avvertiamo maledettamente il vuoto in tribuna. Siamo abituati al sostegno di mille tifosi e invece una frustrazione indicibile. Speriamo che tutto finisca presto».
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