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Giro d'Italia, Maurizio Guanta in sella per dare voce alla malattia del figlio Edy

Non ci sono limiti all’amore e, quando è forte e invincibile, come quello di un padre per suo figlio, porta al
compimento di grandi imprese. Domani da Monreale prenderà il via la corsa rosa, il Giro d'Italia, e papà Maurizio Guanta prenderà il via un'ora prima dal primo corridore professionista alla prima tappa del Giro d’Italia la crono individuale Monreale-Palermo 16km. Per Maurizio non è una crono ufficiale ma una corsa contro il tempo per dare
voce e fermare la distrofia muscolare di Duchenne.

Questa è la storia di Maurizio Guanta, messinese di 47 anni, ciclista per passione ma, sopratutto, padre di Edy, un bambino di 13 anni dal sorriso che arriva dritto al cuore. Edy è affetto dalla distrofia muscolare di Duchenne , una malattia degenerativa che colpisce i muscoli del corpo e per la quale, purtroppo, non esiste cura. Con un’incredibile forza d’animo, Maurizio ha deciso di non arrendersi e di dare il suo contributo per portare luce su questa malattia. La forte voce di un uomo altrettanto forte che, in sella alla sua bicicletta, vuole sdoganare il male a più persone possibili grazie ad una vetrina come quella del Giro. Maurizio Guanta è socio di Parent Project aps , l’associazione di genitori di bambini e ragazzi affetti dalla distrofia muscolare di Duchenne parteciperà al Giro d’Italia per far sentire la voce della lotta contro la rara patologia genetica con la quale convive suo figlio e tanti altri bambini .

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