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Palermo, tornano le attività de Il Parco della Salute

Tante le attività quest'anno offerte presso le scuole sportive sociali de Il Parco della Salute al Foro Italico di Palermo aperte a tutti. Un avviamento allo sport, dal grande valore educativo, frutto della collaborazione delle tante associazioni coinvolte.

Palermo Calcio Popolare e Vivi Sano Sport aprono le porte della scuola calcio per bimbe e bimbi nati tra il 2008 ed il 2013, attività che non prevede quota di iscrizione ed avrà un costo di 10 € al mese ma sarà totalmente gratuito per i possessori di ISEE inferiore ai 6000 €.

Stessa cosa per la scuola bici per bimbi e ragazzi organizzata dall’ASD Tour & Bike e la ginnastica dolce per adulti e anziani organizzata dall ASD Cives. Il sabato invece sarà la volta dei ragazzi autistici che andranno in barca alla Cala e proseguiranno le attività sportive al Parco con Teacch House Onlus. Lo stesso giorno lo Shiatsu e la Foro Italico Parkrun, una 5 chilometri non competitiva aperta tutti.

Sono stati oltre 150 i bambini che l'anno scorso hanno potute beneficiare delle attività sportive organizzate da Vivo Sano Onlus. Numeri che sono cresciuti molto nel corso delle varie attività sportive gratuite, organizzate durante i fine settimana.

“Il Parco della Salute, oggi una realtà in città, rappresenta un'iniziativa di natura sociale, aperta alla collettività tutta, che ha riqualificato una porzione di costa urbana attribuendole la funzione di area verde attrezzata e che eroga servizi socio-sanitari e socio-assistenziali grazie  alla collaborazione di enti di natura diversa”, racconta Daniele Giliberti, ideatore dell’iniziativa e direttore del parco.

“Una buona pratica capace di influire positivamente sulla sostenibilità sociale e ambientale cittadina. Un esempio - dice - di rigenerazione urbana per la promozione del bene comune e la cura degli spazi pubblici che rappresenta concretamente uno strumento attraverso il quale colmare la distanza tra cittadini e istituzioni, con cui rafforzare il senso di comunità, tra corresponsabili, senza il quale è impossibile rafforzare la coesione sociale”.

 

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