Palermo

Venerdì 03 Ottobre 2025

Un anno senza Giuseppe Palmeri, conferenza in ricordo del giurista e scrittore palermitano

A un anno dalla scomparsa dell’avvocato Giuseppe Palmeri, si ricordare la sua figura e l’eredità culturale. Un’iniziativa commemorativa è stata organizzata sabato 4 ottobre, alle 18, nella sala conferenze del Museo Mandralisca, per celebrare il contributo che Palmeri ha offerto alla vita giuridica, istituzionale e culturale della Sicilia. A introdurre e moderare l'incontro il presidente della Fondazione Mandralisca, Vincenzo Garbo. Tra i relatori Nicola Grimaldi, presidente dell'Aiqre (l'Associazione impiegati in quiescenza della Regione Siciliana), Lino Buscemi, avvocato, giornalista e scrittore, Alfonso Lo Cascio, giornalista, scrittore e presidente regionale BCSicilia e Silvio Maranghini, medico nefrologo e presidente dell'associazione dei pediatri di Cefalù e delle Madonie. Nato a Palermo e scomparso lo scorso anno all’età di 85 anni, Palmeri è stato dirigente dell’Ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione, direttore responsabile della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, oltre che capo di gabinetto dell’assessorato regionale ai Beni culturali e commissario straordinario del Comune di Alcamo. Parallelamente al suo impegno istituzionale, ha coltivato una straordinaria passione per la cultura e la memoria storica: segretario della Società siciliana di storia patria, attivo animatore del Museo Mandralisca, autore di numerosi saggi e volumi che hanno restituito pagine importanti della storia siciliana. Tra le opere più conosciute si ricordano Palermo al tempo dei giornali, Lampedusa: dai Borbone al Regno d’Italia e Palermo al tempo di Padre Messina. La conferenza in suo ricordo, che vedrà la partecipazione di studiosi, amici e colleghi, sarà occasione non soltanto per ripercorrere il suo straordinario percorso umano e professionale, ma anche per riaffermarne l’eredità di rigore, onestà e amore per la storia. A un anno dalla sua morte, Giuseppe Palmeri continua a essere ricordato come un uomo di diritto e di cultura, capace di unire il tratto signorile alla passione civile, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto intellettuale e istituzionale della Sicilia.

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