Palermo

Lunedì 15 Settembre 2025

Expocook 2025, Renato Ardovino incanta Palermo con le sue torte d’autore

La bellezza in pasticceria è di casa e a volte la creatività arriva a trasformare una torta in un’opera d’arte. Ne ha dato un saggio a Expocook Palermo 2025 - la rassegna del gusto e di tutto ciò che vi ruota intorno, in corso fino a domani, 16 settembre, alla Fiera del Mediterraneo – il principe dei cake designer italiani, Renato Ardovino, guest star della manifestazione. Grazie alla sua capacità di raccontare l’importanza di una decorazione e di un’architettura dolciaria, Ardovino è diventato negli anni anche un apprezzato conduttore televisivo. «Il cake design – ha spiegato Ardovino – dà un valore aggiunto al dolce che arriva alla fine di un evento e trasforma la scenografia dell’evento stesso. La parte artistica combinata con il gusto eccezionale di un dolce fantastico creano la magia. L’importante – ha sottolineato sul palco del Padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo durante un affollatissimo cooking show – è che la creatività si abbini sempre al gusto. Le torte in primis devono essere buone. Ad Expocook 2025 voglio lanciare un quesito: qual è il dolce siciliano che si sposa meglio con l’arte e quindi con il cake design? A voi la risposta». In effetti, la soluzione l’ha fornita lui stesso, quando ha parlato della cassata siciliana come di un chiaro esempio di bellezza che eguaglia la bontà, con le sue decorazioni frutto dell’arte pasticciera che nell’Isola ha radici antichissime. Durante il suo cooking show, il pastry chef di Paestum ha anche chiamato pasticceri e semplici casalinghe sul palco, per offrire loro la possibilità di contribuire personalmente alla realizzazione della torta artistica. Renato Ardovino, oltre che star della tv, è anche molto popolare sui social, dove la promozione culinaria è attività assai diffusa. La food blogger palermitana Floriana Calabrese, creatrice del progetto Tuorlo Rosso, ha catturato la platea di Expocook con le sue ricette della tradizione. «La cucina siciliana – ha detto – mi appartiene. Certi profumi, e certi sapori mi ricordano l’infanzia, le giornate passate ai fornelli con mia madre. Mi piace trasformare queste emozioni in racconti da tramandare ai giovani, a cominciare dai miei figli». La Sicilia, fortunatamente ha molto da tramandare alle future generazioni, vista la sua storia millenaria anche sul piano culinario. Mario Liberto, autore del libro-cult «Storia dell'enogastronomia siciliana - Da Polifemo alla patria alimentare», ha avuto modo di passare in rassegna ad Expocook l’affascinante narrazione di un’Isola crocevia di culture. «Il volume – ha detto Liberto, agronomo, giornalista e saggista con una trentina di pubblicazioni all’attivo – abbraccia un periodo abbastanza vasto. Si parte da Polifemo, che è l'emblema della tipicità, quello che crea il più antico formaggio europeo, ovvero il pecorino, e al contempo segna la strada della capacità di lavorare un prodotto e trasformarlo, in questo caso il latte. Attraverso le undici dominazioni siciliane, si compie poi il percorso che si consolida nel concetto di patria alimentare, ovvero la sublimazione della tipicità di ogni prodotto in un’isola in cui tutte le località, grazie alle particolari condizioni climatiche e morfologiche presenti nel loro territorio, hanno potuto dare vita a piatti che sono diventati nel tempo icone di cui noi siciliani ci fregiamo».

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