Palermo

Mercoledì 10 Settembre 2025

Commemorato a Palermo il maresciallo Ievolella: fu ucciso dalla mafia 44 anni fa

Rcordato questa mattina (10 settembre) il maresciallo maggiore dei carabinieri Vito Ievolella, medaglia d’oro al valor civile alla memoria, ucciso dalla mafia 44 anni fa in piazza Principe di Camporeale. Alle 9.30, nel luogo dell’agguato, sono state deposte quattro corone d’alloro da parte dell’Arma, della Regione, dell’Assemblea Regionale e del Comune di Palermo. Alla cerimonia hanno preso parte il generale di brigata Ubaldo Del Monaco, comandante della Legione Carabinieri Sicilia, il prefetto Massimo Mariani, il sindaco Roberto Lagalla, il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Magrini, una delegazione dell’Associazione nazionale carabinieri e la figlia del maresciallo, Lucia Assunta Ievolella. «Un investigatore di assoluto spessore, un servitore dello Stato che ha dato prova di grande determinazione e rara intraprendenza, capace di risolvere qualsiasi delitto», lo ha ricordato il generale Del Monaco, sottolineando come la sua figura rappresenti «uno stimolo che deve incoraggiare e motivare il nostro agire quotidiano». Subito dopo, nella chiesa di Santa Maria Maddalena al Comando Legione Carabinieri Sicilia, è stata celebrata una messa in suffragio. Ievolella, nato a Benevento nel 1929, prestò servizio a lungo a Palermo distinguendosi per indagini contro la criminalità comune e mafiosa. Il 10 settembre 1981 venne assassinato da un commando di quattro killer armati di pistole e fucili a pallettoni mentre attendeva la figlia davanti a una scuola guida, a bordo della sua Fiat 128. La moglie, che era con lui, rimase ferita lievemente. L’agguato fu subito inquadrato come parte della strategia di Cosa nostra per eliminare chi contrastava i suoi interessi.  

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