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Nasce a Palermo il museo “Terra Franca Memoria Digitale”: uno spazio tra memoria, legalità e innovazione

Da ieri è ufficialmente operativo il museo Terra Franca Memoria Digitale, un nuovo polo culturale interattivo e inclusivo, realizzato dalla ong Human Rights Youth Organization (HRYO) nel cuore del quartiere Cruillas, a Palermo, all’interno di Terra Franca: un terreno confiscato alla mafia e trasformato in presidio di legalità, aggregazione e biodiversità. L’inaugurazione si è svolta nella sede di HRYO, nel centro storico della città, in vicolo San Basilio 10, con la presentazione della nuova sezione del sito www.terrafranca.it interamente dedicata al museo digitale.

Una mostra digitale e tattile

Navigando il sito, si accede alle diverse sezioni del museo, articolate intorno a tre grandi temi: la memoria e la lotta alla mafia, la parità di genere, e la cultura della biodiversità. La mostra, completamente digitale e tattile, è stata inaugurata il 27 giugno 2025 e rappresenta un nuovo tassello dell’offerta culturale della città.

In ogni sezione sono presenti QR code che raccontano le storie di 14 personalità simbolo della giustizia e della legalità, tra cui Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Paolo Giaccone, Pio La Torre, Mario Francese e Rosario Livatino. Scansionando i codici, i visitatori potranno accedere a schede commemorative che ne narrano la vita, il coraggio e il lascito. Il motto del museo è semplice ma potente: “Scansiona, leggi, ricorda”. Un invito a rendere la memoria un gesto quotidiano, accessibile e vivo, grazie alla tecnologia.

Donne che hanno fatto la storia

Ampio spazio è dedicato anche alla lotta alla discriminazione di genere, con 10 biografie di donne che hanno sfidato mafie, regimi, razzismo e sessismo. Tra queste, Sojourner Truth, Marielle Franco, Rita Borsellino, Rosa Parks, Lina Merlin e Letizia Battaglia: figure che hanno incarnato la resistenza civile e l’impegno sociale in diverse epoche e paesi.

Il docufilm: “Il Sacco di Palermo”

All’interno del museo è disponibile anche il minidocufilm “Il Sacco di Palermo”, curato dalla giornalista Antonella Folgheretti, che ripercorre le tappe del boom edilizio che, tra gli anni Trenta e Sessanta, ha alterato profondamente l’identità architettonica della città.

Un museo che vive la natura

Oltre alla memoria, il museo racconta anche la vita che cresce nel terreno di Terra Franca: si può esplorare il pollaio sociale, scoprire i principi della permacultura e osservare, grazie alla ricostruzione fedele di un’arnia top bar, l’incredibile organizzazione dell’alveare, dalla regina alle operaie.

Memoria Digitale è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR e si inserisce nel settore della transizione digitale degli organismi culturali e creativi. Il progetto ha permesso la creazione di materiali accessibili e innovativi, volti a rafforzare i valori fondanti dell’associazione e a istituire un percorso culturale permanente.

Tra gli obiettivi principali, quello di rendere Terra Franca un luogo inclusivo, grazie all’uso di visori VR, tecnologie immersive e contenuti adatti anche a persone con difficoltà motorie o di apprendimento. Il museo sarà fruibile sia in presenza che da remoto, tramite il portale web.

Un progetto che fa rete

Il museo entra a far parte di una rete territoriale e nazionale: il terreno è incluso nel Circuito dei beni confiscati alla mafia, HRYO è membro del Comitato educativo della VI Circoscrizione, dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica e collabora con numerose realtà locali. Terra Franca, inoltre, è attivamente coinvolta nella rete siciliana della permacultura, di cui ospita gli incontri mensili.

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