Una giornata davvero speciale quella trascorsa dagli ospiti della comunità terapeutica della Casa dei Giovani di Bagheria, che hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza unica, grazie alla visita al Palermo Cfa di Torretta, il centro sportivo del club rosanero. Ad accoglierli, in un clima di grande cordialità e partecipazione, hanno trovato non solo lo staff del centro sportivo, ma anche alcuni giocatori della prima squadra, tra cui il capitano e beniamino dei tifosi, Matteo Brunori.
Giovanni Di Marco, giornalista di Tgs, ha seguito l’intera giornata per realizzare uno speciale emozionante e coinvolgente, andato in onda nel corso della puntata di Tgs Studio Sport. Il servizio ha raccontato i momenti più belli e significativi di un pomeriggio che ha lasciato il segno nel cuore di tutti i partecipanti, regalando sorrisi, emozioni e soprattutto un forte senso di vicinanza e condivisione.
La comitiva della Casa dei Giovani è partita nella tarda mattinata da Bagheria, carica di entusiasmo e curiosità. Una volta giunti al centro sportivo di Torretta, sono stati guidati in un breve ma suggestivo tour delle strutture, potendo così ammirare da vicino gli spazi dove quotidianamente si allenano i loro beniamini. Dal campo principale alla palestra, dagli spogliatoi alle aree di ristoro: ogni angolo del centro ha suscitato grande interesse.
Il momento più atteso è però arrivato quando, sul rettangolo verde, gli ospiti hanno visto entrare in campo Matteo Brunori, accompagnato dai compagni di squadra Federico Di Francesco e Pietro Ceccaroni. Con estrema disponibilità e simpatia, i calciatori si sono fermati a parlare con i ragazzi, ascoltando le loro storie, rispondendo alle curiosità e raccontando a loro volta aneddoti della loro carriera e della vita da calciatori professionisti.
Un dialogo sincero e profondo, che ha abbattuto ogni barriera e che ha permesso ai ragazzi della comunità di sentirsi protagonisti di una straordinaria esperienza. La giornata si è poi conclusa in allegria, tra sorrisi e applausi, con qualche palleggio e una serie di calci di rigore tirati proprio contro i giocatori del Palermo, trasformando il campo in un teatro di emozioni e spensieratezza.
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