Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

È morto a Palermo il professore Manlio Corselli

È morto a Palermo il professor Manlio Corselli. Nato il 2 giugno 1948, Corselli ha dedicato la sua vita allo studio e alla trasmissione del sapere. È stato docente prima di “Filosofia della storia” e poi di “Filosofia politica” presso l’allora Facoltà di Lettere e Filosofia e, successivamente, presso il Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università di Palermo. Oltre a un’intensa attività scientifica e culturale a livello nazionale, incentrata sui temi del potere, dell’autorità e dell’ordine politico, il prof. Corselli ha ricoperto importanti incarichi istituzionali all’interno dell’Ateneo, da ultimo come Consulente del Rettore Massimo Midiri «per i rapporti con le Istituzioni militari e il loro connesso Associazionismo d'Arma, oltre che con gli Ordini cavallereschi nazionali e non nazionali».

Autore di saggi fondamentali come Autonomia regionale ed unità nazionale nella riflessione di Sturzo e Democrazie e plebiscito, Corselli ha affrontato con rigore scientifico le tematiche legate alla democrazia e alle istituzioni. Il suo impegno accademico si è intrecciato con la partecipazione attiva alla Società Italiana di Filosofia Politica, di cui è stato socio fondatore.

«Con la scomparsa del professore Manlio Corselli se ne va un pilastro della filosofia politica italiana e un punto di riferimento dell’Università di Palermo. Lascia in eredità un impegno civile tangibile con la promozione di numerose iniziative culturali. Un intellettuale illuminato al quale mi legano ricordi di confronti contraddistinti sempre da grande umanità. Rivolgo alla famiglia tutta la mia vicinanza e quella dell’amministrazione comunale in questo momento di dolore». Così il sindaco Roberto Lagalla.

«Con Manlio Corselli se ne va un pezzo importante della cultura e dell’impegno sociale a Palermo. Filosofo della politica, impegnato anche nell’associazionismo solidaristico, Corselli ha improntato la sua vita ai grandi valori, all’amor di Patria, al rispetto per il prossimo e ad una passione per la storia che ha connotato il suo impegno intellettuale. Impegno che da studioso ha profuso anche all’interno dell’amministrazione comunale, rivestendo il ruolo di componente della Commissione toponomastica cittadina. La profondità e la vastità dei suoi studi e della sua conoscenza sono stati preziosi per la città di Palermo, che oggi perde un uomo di altissima levatura morale e culturale». Così in una nota l'assessore alla Cultura e Toponomastica del Comune e vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella.

Caricamento commenti

Commenta la notizia