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Felicità, rabbia, paura, sollievo: varie emozioni sotto la lente di ingrandimento per affrontare il tema del ciclo della vita. Molto spesso oggi si promuove un’idea di vita fatta solo di gioie e di successi oscurando volutamente anche gli aspetti, i periodi o gli avvenimenti meno belli ma che fanno inevitabilmente parte del ciclo della vita. Approcciarsi ad essi sin dalla più tenera età nella corretta maniera aiuta a crescere meglio e a creare una società migliore. Prendono così il via da queste premesse le attività e i laboratori organizzati dalla Samot all’interno del progetto Talenti emergenti: un progetto ministeriale dell’Ente Nazionale democratico di azione sociale e sportiva e nel quale la Samot è coinvolta come partner. L’obiettivo è ridurre la povertà educativa attraverso il rafforzamento di competenze sportive, artistiche e dell’autonomia. Un anno di attività ed oltre cento minori coinvolti provenienti da contesti socio-economici difficili della città di Palermo.
Il ruolo della Samot sarà in primis quello di «facilitare l’interazione con i servizi sociali nella presa in carico congiunta dei destinatari del progetto - spiega Tania Piccione, responsabile regionale della Samot e referente del progetto - ma soprattutto il nostro coinvolgimento permetterà l’organizzazione di laboratori creati ad hoc, tenendo conto delle caratteristiche dei partecipanti, in particolare della fascia d’età e dell’eventuale presenza di patologie o disabilità, avvalendoci della professionalità del nostro staff di assistenti sociali e psicologi e forti della nostra esperienza sul campo». Il progetto è stato appena avviato coinvolgendo i più piccoli e, dopo il primo incontro conoscitivo, già nel secondo è stato affrontato il primo tema, più precisamente la prima emozione, quella della felicità: «È fondamentale iniziare dalla positività per cercare l’attenzione dei piccoli partecipanti e allo stesso tempo conoscerli sempre più. Lo abbiamo fatto utilizzando il disegno e lasciando libero spazio alle loro interpretazioni. Ascolto e reciprocità sono alla base di una comunicazione efficace».
L’obiettivo così è sviluppare le competenze di ogni minore per far emergere i talenti di ognuno ma non solo: attraverso i laboratori, la parte progettuale curata dalla Samot, intende trasmettere ai bambini le competenze trasversali necessarie per stimolare autostima, autoefficacia e identità personale, così come definire obiettivi, regole ed incentivare la collaborazione. In queste attività di crescita, ospitate nei locali della scuola Ada Negri e in quelli dell’Oxygen fit, verranno coinvolte anche le famiglie. «Il progetto è solo all’inizio - conclude Piccione - ma l’intento è quello di replicare il modello di intervento in tutte le scuole cittadine».
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