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Lo stabilimento Fincantieri di Palermo ha ospitato oggi una nuova tappa del roadshow «Respect for Future», l’iniziativa dell’azienda volta a prevenire e contrastare la violenza di genere attraverso la promozione della cultura del rispetto. Dopo le tappe di Ancona, Castellammare di Stabia, Bari, Riva Trigoso, Pordenone e Muggiano, il percorso itinerante ha fatto tappa nel capoluogo siciliano, proseguendo il cammino avviato a Trieste nel novembre 2023.
L’evento ha coinvolto 430 partecipanti, tra dipendenti dello stabilimento, rappresentanti delle aziende dell’indotto e delegati sindacali. Ad aprire la giornata è stato Marcello Giordano, Direttore dello Stabilimento di Palermo, seguito dall’intervento di Veronica Pitacco, Responsabile Comunicazione Interna di Fincantieri, che ha illustrato gli obiettivi e il significato del progetto.
Nel corso dell’incontro, si sono alternati sul palco Gabrielle Fellus, fondatrice dell’associazione I Respect, che ha affrontato il tema del rispetto in ambito giovanile, lavorativo e familiare, e Paolo Giulini, criminologo e Presidente del Centro Italiano per la Promozione della Mediazione, che ha approfondito il tema della prevenzione della violenza e del suo riconoscimento.
Un focus è stato dedicato a Fincantieri everyDEI, il programma dell’azienda per la Diversità, Equità e Inclusione, presentato da Elisa Saccenti, Responsabile DEI del gruppo. Saccenti ha illustrato le iniziative già attivate e le collaborazioni con associazioni nazionali per favorire un ambiente di lavoro più inclusivo e rispettoso.
“Respect for Future” si conferma un tassello chiave nella strategia di Fincantieri per promuovere una cultura aziendale fondata sul rispetto reciproco e sulla prevenzione di discriminazioni e violenze di genere. L’iniziativa rientra nel più ampio programma everyDEI, che abbraccia tematiche come l’inclusione delle persone con disabilità, il dialogo intergenerazionale, l’uguaglianza di genere e la valorizzazione delle diversità culturali.
Con questa tappa palermitana, Fincantieri ribadisce il proprio impegno nel costruire un ambiente di lavoro sempre più equo e inclusivo, dimostrando come il settore della navalmeccanica possa essere all’avanguardia anche nelle politiche sociali e nella promozione di valori etici.
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