Santa Lucia celebrata dai non vedenti all'istituto dei ciechi, un giorno di festa e riflessione
Per i non vedenti il giorno di Santa Lucia è molto importante e loro che la vista non l’hanno più o non l’hanno mai avuta, chiedono alla patrona di proteggere chi invece ce l’ha. L’istituto dei ciechi Florio-Salamone di Palermo e la sezione territoriale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti hanno festeggiato il giorno di Santa Lucia che coincide con la 66° Giornata del cieco. È stata l’opportunità per tante famiglie di trascorrere una giornata di preghiera ma anche di festa, divertimento e condivisione. In tanti hanno partecipato alla messa officiata da don Vittorio Rizzotto, abate del monastero di San Martino delle Scale. Una celebrazione che ha emozionato tutti, lo stesso abate. In sala concerti i ragazzi non vedenti dell’istituto hanno intonato i canti natalizi, diretti dal maestro Giosuè D’Asta. Tra i ragazzi la solista Monica Campisi e il talentuoso flautista Paolo Rizzo. «Santa Lucia è la protettrice della vista e noi che siamo non vedenti la celebriamo in maniera enfatica, più degli altri, – dice Tommaso Di Gesaro, presidente dell'istituto dei ciechi e dell'Unione -. Proprio perché siamo non vedenti capiamo l'importanza della vista che tanti vedenti invece sottovalutano. Anche questa è un'occasione per raccomandare a tutti di stare attenti agli occhi perché la vista è l'elemento essenziale che mette in contatto con il mondo. Chiediamo a Santa Lucia di proteggere la vista a chi ce l'ha e a chi rischia di perderla». I ragazzi, che frequentano l’istituto dei ciechi, hanno messo in mostra i lavori artigianali realizzati durante i laboratori. «Santa Lucia per noi è una giornata speciale in cui tutti i ragazzi dell'istituto ma anche gli ex alunni si rivedono e trascorrono una giornata insieme - spiega Giovanna Virga, coordinatrice delle attività educative -. È un momento di incontro e di vera inclusione con la cittadinanza. In giro per l'istituto troverete tutti i lavori che hanno fatto i nostri ragazzi quest'anno con materiale di riciclo nei diversi laboratori, di arte, di ceramica che hanno abbellito i corridoi dell'istituto». Presenti anche il presidente della Commissione Antimafia all'Ars, Antonello Cracolici, il deputato Mario Giambona e in rappresentanza del Comune, il presidente del Consiglio Giulio Tantillo. Dopo il concerto, tutti hanno pranzato insieme pranzano con le immancabili e tradizionali arancine e cuccia con il cioccolato e la ricotta.