«Quando la provincia non c’è i topi ballano». Recita così uno dei cartelli che gli studenti del liceo scientifico Benedetto Croce hanno messo in mostra durante il sit-in, ieri mattina davanti al portone di Palazzo Comitini. Oltre 500 ragazzi hanno preferito saltare un giorno di scuola e far sentire la loro voce alle istituzioni perché, come gridano in coro «hanno tutto il diritto di fare lezione in un ambiente pulito, salubre e sicuro e non con i ratti invece che girano dentro i locali». Le prime avvisaglie erano arrivate alla vista di mobili rosicchiati e tracce di escrementi. Poi la conferma. Docenti e studenti hanno visto i topi all'interno delle aule e della sala professori.
Nonostante le richieste di derattizzazione al preside Mario Veca, trascorsi tanti giorni, la situazione non è cambiata. Per questo hanno deciso di scendere in piazza numerosi e con manifesti e cartelli che parlano chiaro: «Voglio studiare non convivere con i topi»; «Topi fuori dalla scuola, Comune intervieni»; «Ridateci il nostro diritto all’istruzione...in sicurezza». L'appello è rivolto sia al Comune sia alla Città metropolitana perché la succursale del liceo Croce, infestato dai ratti, si trova al primo e al secondo piano di un edificio di proprietà del Comune, in affitto alla Città metropolitana, in via Imera.
«Anche se non è di nostra competenza perché i locali sono in affitto - spiega infatti Nicola Vernuccio, direttore generale della Città metropolitana -, se preside e Comune non hanno le risorse immediate, daremo una mano noi perché i ragazzi devono tornare a scuola. Noi ci occupiamo di 175 edifici scolastici ma certo non è il momento di parlare di compiti e responsabilità. La derattizzazione sarà fatta entro 24 ore».
Gli studenti però evidenziano il fatto che «i topi ci saranno sempre se non sarà pulita l'area attorno alla scuola che versa in una condizione di incuria e profondo degrado tra sterpaglie e rifiuti. Per questo il direttore Vernuccio ha fatto sapere di avere chiamato l’assessore comunale al verde, Pietro Alongi, sollecitando un intervento di pulizia e diserbo davanti alla scuola. «E l’assessore - conclude Vernuccio - si è impegnato ad intervenire entro la prossima settimana».
«Siamo soddisfatti - dice uno dei rappresentanti di istituto, Cristian Di Simone - perché siamo riusciti nel nostro intento, ovvero far dialogare la Città metropolitana con il nostro preside perché bisogna fare in fretta. Non possiamo andare a scuola in queste condizioni. Abbiamo approfittato dell'incontro con il direttore Vernuccio per ribadire la necessità di risolvere un'altra criticità: l'ascensore che non funziona da un anno.
Nelle sezioni della succursale non ci sono compagni con disabilità motorie ma è capitato che qualcuno di noi avesse una limitazione provvisoria per via di incidenti in motorino. Un nostro compagno con la gamba rotta si è ritrovato a dover montare sulle spalle di un amico per salire in classe». Anche in questo caso la Città metropolitana ha preso in carico la richiesta per risolvere il problema e restituire funzionalità all'ascensore.
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