Qualche lacrima di commozione è scesa tra il pubblico che ha assistito, nel pomeriggio, allo spettacolo che al carcere Pagliarelli di Palermo ha visto protagonisti alcuni dei detenuti della casa circondariale, nell’ambito della programmazione del Prima Onda Fest. Lo spettacolo, dal titolo «(Dis)Incanto» ha visto in scena i detenuti della compagnia teatrale Evasioni, per la drammaturgia e regia di Daniela Mangiacavallo, che promuove con l’associazione Baccanica il progetto della Fondazione Acri intitolato «Per Aspera ad Astra»; finalizzato a portare il teatro in carcere, per contribuire al recupero dell’identità personale e alla risocializzazione dei detenuti. «Lo spettacolo - spiega la regista - riflette sulla capacità dell’uomo, oggi, di poter ancora provare incanto. Uno sguardo puro, un animo di bambino e la capacità di abbandonarsi alla fantasia e al sogno: queste le porte per accedere al bello e alla realtà più profonda e nascosta delle cose». In scena 17 detenuti con le attrici e le assistenti di scena Alba Sofia Vella e Antonella Sampino. Assistenze alla drammaturgia e alla regia Fabiola Arculeo, Oriana Billeci, Marzia Coniglio. «Io qui sono un detenuto nella sua cella, come tanti - racconta uno di loro, A.C. -, qui invece, in scena, sono Lucio, il personaggio». Nell’inchinarsi, un altro di loro ringrazia tutti per avergli fatto vivere questa esperienza. «Sono contento di aver vissuto tutto questo - dice G.G -, l’applauso del pubblico per me conta tanto. Non ci sono parole per esprimere la mia emozione. Il teatro ci fa dimenticare, per quale istante, il contesto e il momento che stiamo vivendo». Il progetto «Per Aspera ad Astra» vede in rete quattordici istituti di pena italiani e come capofila la compagnia della Fortezza. Ha avuto inizio nel carcere di Volterra, nel 1994 con il regista Armando Punzo.