La Rete nazionale di scuole Dialogicamente si è costituita nel mese di settembre del 2021 ed è al suo secondo triennio di vita. Sviluppa ricerca, formazione, progettazione e sperimentazione di azioni dialogiche e azioni interdipendenti tra le scuole della rete, gli studenti e le loro famiglie, i docenti, i dirigenti e i loro territori. Le scuole della rete condividono la consapevolezza, la responsabilità, l’incertezza e le preoccupazioni per l’emergenza educativa e desiderano attivarsi per contribuire a trovare un percorso comune per affrontarla in modo creativo, partecipato, condiviso ed efficace e promuovere una innovazione sociale trasformativa, fondata sulla consapevolezza, la dialogicità, la responsabilità, l’impegno e l’alleanza.
Le scuole della rete hanno individuato nelle pratiche dialogiche, così come proposto dalla Università di Pisa e da Dialogical Practice Coaching and Mindfulness (DPC&M), l’approccio adeguato ed efficace per affrontare anche i temi divisivi, altrimenti detti diabolici, dell’emergenza educativa. La condivisione in comunità di pratiche si inserisce nel lungo e generativo percorso che ogni Istituzione scolastica della rete ha fin qui promosso e già realizzato negli anni, per promuovere un’alleanza democratica, inclusiva, che veda insieme tutte le componenti della comunità scolastica, le reti sociali e governance locali, uniti nel comune inter-essere per la costruzione di comunità educanti. Un’alleanza fondata sulle relazioni, sul dialogo, sull’arte di fare e di ricevere domande, sulle narrazioni individuali e collettive, sul riconoscimento e lo sviluppo delle competenze trasversali.
La rete focalizza la sua attenzione, i suoi sforzi e le sue energie sulla costruzione dell'alleanza educativa tra scuola-studenti-famiglie-territorio come opportunità di Ben-Essere per tutti e per ciascuno. Ri-generare l’alleanza educativa come speranza di futuro. Costruire una nuova alleanza, con la partecipazione diretta degli alunne/i e delle famiglie, potrà costituire la base per un progressivo miglioramento delle relazioni intergenerazionali e, soprattutto, potrà permettere di affrontare insieme le sfide epocali che il XXI secolo ci pone davanti.
Rispetto a ciò che la rete di scuole dialogiche intende promuovere nei propri processi di apprendimento-insegnamento una parte fondamentale è quella ispirati alle life Comp indicate dall’Unione Europea nel nuovo framework 2020.
Per realizzare questo processo è indispensabile sviluppare dialogicamente la cultura digitale ed un approccio consapevole e responsabile verso le opportunità offerte dalla Intelligenza Artificiale e lo sviluppo delle relative competenze.
L’approccio dialogico è strumento per innescare un processo che promuove e cura le relazioni tra e con le persone, tra e con le differenti parti del sistema. Si tratta di un processo inclusivo, innovativo e dinamico che necessita lo sviluppo e la cura dell’intelligenza emotiva. L’approccio dialogico contribuisce a cambiare i paradigmi di riferimento da quelli del controllo e della paura ci permette di passare a quelli della responsabilità, dell’impegno e dell’intesa.
Le convivenze civili possono essere costruite giorno dopo giorno con lentezza, costanza, impegno, dedizione nella continuità/ discontinuità dello spazio affinché si possa crescere come comunità. La scuola, come fondamentale istituzione territoriale, prende moltissime decisioni ogni giorno che impattano sulla vita degli adolescenti e delle loro famiglie. La piena consapevolezza di questo agire è un primo elemento facilitante le alleanze educative e per la realizzazione di concreti Patti Educativi di Comunità.
La partecipazione diretta di tutti i protagonisti diviene allora una necessità metodologica, visto che nessuno è invincibile davanti ai problemi complessi di una società che non è mai stata così complessa. La cura non deve essere quindi tanto ad appannaggio degli specialisti, quanto deve essere condivisa da tutti, alunno/a compreso, tenendo presente che non è la quantità degli interventi che metto in atto che creano un percorso di successo, ma la qualità di essi.
Per facilitare la partecipazione di tutti, è importante che si sappia chiarire con precisione i motivi che portano ad intraprendere una data azione, esplicitando i concetti con parole di significato condiviso. La partecipazione e la sostenibilità di un progetto si basano anche sulla comprensibilità del linguaggio e sulla condivisione dei valori.
In particolare l’obiettivo generale sarà una elaborazione condivisa e partecipata del Patto educativo di corresponsabilità (DPR 235/2007) con l’orizzonte dei Patti Educativi di Comunità, come modalità di costruzione di comunità locale, che condivide un percorso e che si assume la responsabilità di essere educante (M. Braghero - Linee guida per patti Educativi di Comunità – Quaderno online Fondazione CRC- luglio 2024).
La Rete ha trovato la sua genesi durante il «corso di perfezionamento in pratiche dialogiche nelle organizzazioni complesse, facilitatori per team e gruppi» dell’Università di Pisa, giunto ora alla V edizione, grazie ad una intuizione del DS Gianni Trezzi, partecipante al corso così come altri Dirigenti Scolastici provenienti da diverse parti d’Italia. Nel primo triennio la Rete “Dialogicamente” ha realizzato due incontri nazionali, uno ad Agrigento e uno a Bergamo, numerosi percorsi di formazione in presenza e a distanza. Dal lavoro della Rete è scaturito un accordo con l’USR Sicilia in corso di realizzazione che coinvolgerà una sessantina di scuole.
Inoltre, in collaborazione con l’Università di Pisa, l’istituto di sociologia Don Sturzo di Caltagirone e l’associazione Pratiche Dialogiche Italia è nata il 3 ottobre 2024 l’Accademia Mediterranea delle Pratiche Dialogiche. Da settembre 2024 l’IISS Francesco Ferrara di Palermo è scuola capofila nazionale pro-tempore per il triennio 2024/2027 e l’istituto comprensivo Manzoni di Ravanusa (AG) è scuola capofila regionale pro-tempore per lo stesso triennio.
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