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La Domenica Favorita a Palermo, un focus sul tema della disabilità

Uno spazio di riflessione sulle buone pratiche e sulle nuove prospettive per un futuro più vivibile per i bambini e i ragazzi con disabilità e per le loro famiglie.

Si è svolto stamattina a Villa Niscemi a Palermo, all’interno de La Domenica Favorita, un incontro, voluto dall’assessore alle Attività Sociali e socio-sanitarie del Comune, Rosi Pennino, che ha coinvolto il tribunale per i minorenni, l’Asp, l’ufficio H e i responsabili di Palermo Ability, in un’ottica di presa in carico collettiva e lavoro sinergico.

«Ho voluto e abbiamo condiviso un talk che rappresentasse lo spaccato dei servizi, delle iniziative, delle attività che l’amministrazione comunale sta portando avanti, considerato anche che proprio all’interno della cornice de La Domenica Favorita esiste Palermo Ability – spiega l’assessore Pennino - che è il progetto che fa riferimento al fondo «Periferie inclusive», finanziato dal ministero per la Disabilità. Un progetto che ci ha visto arrivare tra le prime città d’Italia. Quindi dentro La Domenica Favorita doveva esserci anche un percorso che guardasse all’inclusione. Abbiamo azzerato le liste d’attesa dei piani individuali e ottenere queste risorse potrà certamente aumentare il livello della risposta che l’amministrazione deve dare alle persone con disabilità».

Durante il talk, Francesco Vitrano, responsabile di Neuropsichiatria infantile dell’Asp 6, ha sottolineato che «i settori sanitario e sociale non possono essere separati. Non si può considerare la disabilità di per sé – spiega Vitrano - perché va considerato cosa il contesto può dare a quel bambino. Se noi trovassimo dei contesti adeguati, la disabilità potrebbe scomparire».

Tra i relatori anche Nicola Aiello, giudice del tribunale per i minorenni di Palermo. Alle criticità sollevate sulla gestione nelle comunità alloggio dei bambini e dei ragazzi con disabilità, il giudice ha risposto: «Purtroppo gli strumenti normativi non sempre agevolano il miglioramento delle condizioni di intervento, anzi a volte lo ostacolano. Quando la Procura della Repubblica per i minori apriva un fascicolo a tutela del minore, il tribunale era in condizione di intervenire in modo pressoché immediato, come del resto è la ratio del sistema processuale minorile, e questo avveniva grazie all'apporto dei giudici onorari. Ciò è stato eliminato dalla riforma Cartabia».

Come spiega il giudice, questo ha comportato il fatto che se prima le citazioni dei genitori e dei minori venivano fatte a distanza di due, tre mesi dal momento in cui interveniva la situazione di disfunzione all'interno del nucleo familiare, adesso si fa a distanza di otto, nove mesi.

«Con la conseguenza – conclude il giudice Aiello - che mi ritrovo di fronte un ragazzino, un adolescente, completamente diverso rispetto a quello che ha vissuto l'evento disfunzionale».

All’incontro era presente il Garante dei diritti, Pasquale Di Maggio, e hanno partecipato anche Giovanni Bonanno dell’Ufficio H e Sergio Petrona, referente di Palermo Ability, progetto sposato da più associazioni e cooperative, che, per due anni, organizzerà attività ludico-sportive e laboratori per bambini e ragazzi in piena gratuità e accessibilità.

Nel video l’assessore Rosi Pennino e Sergio Petrona

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