«Oggi non sarei quello che sono senza Polizzi». È anche per questo che Martin Scorsese è diventato ieri pomeriggio cittadino onorario di Polizzi Generosa, per un momento che resterà nella memoria e nella storia madonita. Non si è parlato di altro in questi giorni: nelle strade tanta attesa, preparativi, cartelloni di benvenuto nelle vetrine dei negozi per rendere impeccabile e con grande senso d’accoglienza tipico siciliano, l’avere come ospite una personalità come Scorsese, 82 anni tra un mese. Un’atmosfera che ha fatto sentire i polizzani privilegiati, onorati di essere concittadini del grande regista e dei suoi nonni emigrati negli Stati Uniti. Il cognome originario dei nonni siciliani era Scozzese, poi modificato da un errore di trascrizione in Scorsese. Nel Palazzo di città-Palazzo della cultura, il paese si è riunito attorno al Consiglio comunale. Blindato e limitato, ma nei corridoi c’erano due maxischermi per consentire alla cittadinanza di assistere all’evento. Il sindaco Gandolfo Librizzi ha esaltato l’autore di Taxi driver, New York New York, Toro scatenato, Il colore dei soldi, Quei bravi ragazzi, rendendo trasparente l’emozione. Un discorso celebrativo in cui ha esaltato la carriera e le doti professionali del regista. «Una grande emozione e gioia essere davanti a un genio del cinema - afferma il sindaco -. Mi domandavo cosa dire quando mi sarei trovato accanto a lei. Volevo chiederle della sua ispirazione e nascita del genio artistico, del come si crea il senso dello stupore, quale sia il segreto della creazione, come riesca a far nascere un’opera d’arte, quale sia il soffio dell’illuminazione che crea un demone creativo e opere d’incanto. Le radici, il senso d’appartenenza, altro tema - continua - per quel paese dei nonni e la terra d’origine. Pietre, case, aria, che si imprimono nel cuore. Rispetto a chi si è sradicato per rifiorire altrove non sappiamo oggi cos’è realmente andare altrove. Le tradizioni, il movimento, la memoria richiamano contenuti del passato per mantenerli in vita». Il rapporto di stima tra Polizzi e il «suo» regista di fama mondiale, che ha realizzato capolavori entrati nella storia del cinema, vincitore dell’Oscar come miglior regista con The departed, non solo si pone attenzione sul maestro d’arte ma su un uomo cresciuto con principi semplici e valori portanti di matrice siciliana: i nonni paterni e materni erano infatti di Polizzi e di Ciminna. Dopo il conferimento della cittadinanza, a Scorsese è stata donata un’opera in argento, il gelsomino, simbolo di San Gandolfo. Un legame prezioso che si crea e che profumerà in ogni tempo. Martin ha ringraziato caldamente Polizzi (facendosi tradurre e dicendo ironicamente che sarebbe stato più breve del sindaco), Domenico Dolce, il progetto Aldeas, lo staff amministrativo. Ha espresso gratitudine e affetto per le parole ricevute, la grande accoglienza, ricordando la sua famiglia, la memoria di tanti parenti. «Raccontare una storia - ha detto - ispira sempre. Tutto parte da qui. Da questi posti. Ci sarebbe da fare un film per ogni storia che ho ascoltato. Il modo in cui la gente racconta nella semplicità accende a volte il creare. Oggi non sarei quello che sono senza Polizzi».