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Alberto di Monaco a Palermo per il futuro del Mediterraneo: «La ricerca è senza frontiere geopolitiche»

Il sovrano monegasco ha inaugurato il 43° congresso del Ciesm, alla Cavallerizza di Palazzo dei Normanni. Al lavoro 400 ricercatori provenienti da 23 Paesi

«Nel 1919, a Madrid il mio bisnonno Alberto I, circondato da idrologi, biologi e altri rappresentanti della scienza del mare, pronunciò il suo discorso inaugurale come primo presidente della nostra commissione dicendo che la scienza del mare è solo in attesa di essere evocata per distribuire molti benefici a tutti i popoli. Da allora, e per più di un secolo, il Ciesm promuove la ricerca collaborativa al di là delle frontiere geopolitiche». Così il principe Alberto II di Monaco nel suo discorso in occasione dell’apertura dei lavori del 43° congresso del Ciesm (la Commissione internazionale per l’esplorazione scientifica del mar Mediterraneo), alla Cavallerizza di Palazzo dei Normanni a Palermo, che vede impegnati 400 ricercatori provenienti da 23 Paesi. «È importante - prosegue - mettere insieme migliaia di scienziati marini, provenienti da tutte le sponde in cui si affaccia il mare, con le culture diverse che ne fanno parte, per portare avanti la ricca e diversificata eredità Mediterranea. Dobbiamo essere fieri delle nostre differenze: finché ci sarà rispetto e dialogo, si produrranno scintille di creatività».

E ha aggiunto: «Siamo molto grati a tutti voi e a Palermo per aver fatto in modo che questo evento unico avvenisse proprio qui. Siamo qui anche grazie agli sforzi e all’entusiasmo di centinaia di scienziati degli stati membri del Ciesm. La storia umana della Sicilia è infatti intrecciata con quella del Mediterraneo e si riflette all’interno di queste stesse mura».  «Come ha sottolineato Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo - ha detto - la Sicilia è una terra dove 25 secoli di storia gettano una lunga ombra, che sembra tenere i suoi abitanti in una sorta di paradiso congelato nel tempo».

«Tra la Sicilia e il Principato di Monaco esiste un forte legame fatto di amicizia e collaborazione». Così il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, intervenendo nel corso del 43esimo congresso del Ciesm, alla cavallerizza di Palazzo Reale a Palermo, alla presenza del principe Alberto II di Monaco.
«E’ un momento di grande significato per tutti noi - prosegue - per condividere conoscenze vitali per la salvaguardia del mare Mediterraneo, la cui preziosa bio diversità è oggi più che mai minacciata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Sono certo che i lavori di questi giorni contribuiranno a tracciare un percorso verso un futuro di auspicabile sensibilità verso queste tematiche», ha concluso Galvagno.

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