«Una Sicilia festante, oggi e domani, è chiamata a invadere Assisi in tutte la sue bellezze e in tutta la sua sacralità. Porteremo qui l’olio santo per alimentare la fiamma di san Francesco. Una Sicilia fatta da gente per bene che ama il lavoro e che vuole uscire dai temi della disoccupazione, della siccità per la quale ci stiamo battendo alacremente sotto il profilo istituzionale. Una Sicilia che accoglie, una Sicilia che aiuta chi sta male, che si occupa dei deboli; questa è la Sicilia che portiamo ad Assisi e della quale siamo orgogliosi».
È il saluto che il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha voluto rivolgere alle istituzioni, ai duecento sindaci e ai cinquemila pellegrini provenienti dall’Isola, ma anche dall’Umbria e da tutte le altre regioni italiane, all’apertura delle celebrazioni in onore di San Francesco, patrono d’Italia.
La Sicilia, infatti, è la regione scelta per il 2024 per offrire l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba del Poverello d’Assisi. Nella cittadina umbra è arrivato l'olio di Capaci «fatto nel luogo della strage e per questo ancora più importante perché porta con sé la memoria e la capacità di sciogliere anche i cuori più duri», ha detto l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice.
Ad accendere la lampada, domani, sarà proprio il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla in rappresentanza di tutti i sindaci dei Comuni d’Italia. Nell’ambito dei festeggiamenti, inoltre, fino al 7 ottobre nella Sala Palazzo Capitano del Popolo di Assisi si potrà visitare parte della mostra «Palermo rifiorisce con Santa Rosalia», dedicata ai festeggiamenti del 400° anniversario del ritrovamento del corpo miracoloso di Santa Rosalia, patrona di Palermo e organizzata dal Comune in collaborazione con la Gesap e con il supporto dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale e con l’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Dopo i saluti del presidente Schifani, del vice presidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, dei sindaci di Assisi, Stefania Proietti, e Palermo, Roberto Lagalla, al centro congressi Domus Pacis, accanto alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, il corteo si è mosso fino all’ingresso della chiesa, dove monsignor Lorefice, arcivescovo di Palermo e vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana, ha celebrato i Primi vespri.
Durante la messa - a cui erano presenti anche gli assessori regionali della Famiglia, Nuccia Albano, e dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo - il presidente Schifani, al momento dell’offertorio, ha donato alla Cappella del Transito di San Francesco una riproduzione bronzea della Madonna «Mater Siciliae» del maestro Salvo Salvato, realizzata dal Laboratorio Federiciano per i giardini di Palazzo d’Orléans.
Nella Basilica di Santa Maria degli Angeli la presidenza della Regione Siciliana, per l’occasione, ha promosso il restauro di un dipinto a olio su tela raffigurante «La Madonna sui luoghi della Passione», del XVII secolo, attribuito a Piergirolamo Crispolti.
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