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Palermo: scoperta la targa che ricorda Cristoforo Rubino, il poliziotto soprannominato «Hulk Hogan»

La cerimonia in via Altofonte. Aveva partecipato a numerose operazioni antimafia: era stato anche nella scorta del giudice Giovanni Falcone

A Palermo scoperta la targa in memoria di Cristoforo Rubino, il poliziotto della squadra mobile scomparso in seguito a una malattia a 53 anni. La cerimonia era prevista a febbraio, ma è stata poi rinviata e si è svolta oggi, 17 giugno, in via Altofonte. «I suoi familiari, i suoi colleghi, la cittadinanza si sono riuniti per ricordare la sua grande professionalità e le sue qualità umane che lo hanno sempre contraddistinto sia dentro che fuori il lavoro», spiegano dalla questura, dove Rubino era molto stimato e apprezzato.

Era soprannominato «Hulk Hogan» e aveva partecipato a numerose operazioni antimafia. La targa è stata collocata nell’aiuola spartitraffico all’altezza degli impianti sportivi del Cus. Rubino, punto di riferimento per tutti i colleghi, era un componente della Falco 65 bis e il suo soprannome era legato all'incredibile somiglianza con il noto wrestler statunitense.

Per un breve periodo ha fatto parte della scorta del giudice Giovanni Falcone, ma era anche un vero maestro nello sbobinamento delle intercettazioni telefoniche e tutti lo ricordano per la cattura di diversi latitanti. Tra le operazioni antimafia a cui ha preso parte, quella dell'arresto del boss della Kalsa, Antonio Lauricella, detto «Scintilluni», nel 2011. Poi i tanti anni sulle volanti e tra i Falchi: sulla moto era impossibile non notarlo in città. Hanno ricordato Rubino il prefetto Massimo Mariani, il questore Vito Calvino, e in rappresentanza dell’amministrazione comunale, l'assessore Fabrizio Ferrandelli e il consigliere comunale e presidente della sesta commissione consiliare Ottavio Zacco.

«Stamattina ho rappresentato il sindaco e l'amministrazione comunale nel corso della scopertura della targa intitolata a Fofò Rubino - dice l'assessore Ferrandelli - con la partecipazione della Prefettura e della Questura di Palermo. Fofò Rubino, oltre che uno straordinario uomo dalla legge era davvero una leggenda in città. Non conosceva pericolo, riusciva anche da solo a condurre le operazioni più delicate. È stato il riferimento di un’intera generazione di poliziotti e di cittadini fiduciosi nelle istituzioni. Il luogo in cui è esposta la targa, appare oltremodo simbolico come memoria per le nuove generazioni e ringrazio il consigliere comunale Zacco, il quale ha promosso questa iniziativa».

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