Difendere la Costituzione e costruire un’alleanza tra le aule (aula scolastica e aula di tribunale) per combattere ogni giorno la mafia. Sarà questo il filo conduttore delle iniziative organizzate dalla rete per la cultura antimafia nella scuola in memoria della strage di Capaci.
Le iniziative culmineranno il 23 maggio davanti al Tribunale di Palermo dove, insieme all’Associazione nazionale magistrati e all’Ordine degli avvocati, si rinnoverà la memoria della catena umana che ha attraversato Palermo nel 1992.
In piazza Vittorio Emanuele Orlando, dalle 9.30, gli studenti delle 56 scuole che hanno aderito alla manifestazione si esibiranno in canti, letture di poesie, rappresentazioni teatrali e performance artistiche. Alle ore 11.45, in piazza della Memoria, una delegazione di studenti, docenti e dirigenti scolastici parteciperà al momento di solenne ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della scorta organizzato dai magistrati e dagli avvocati di Palermo in toga.
A seguire, alle ore 12 partirà la catena umana che, in un abbraccio simbolico tra mondo della scuola e della giustizia, circonderà il Tribunale di Palermo intonando l’inno di Mameli. Il 22 e del 23 maggio ci saranno altre 33 scuole aderenti alla Rete per la cultura antimafia che organizzeranno, in autonomia, iniziative commemorative. Faranno attività le scuole di numerosi quartieri di Palermo: da Cruillas a Borgo Nuovo; dal Cep allo Zen alla Noce; da Malaspina alla Zisa; da San Lorenzo a Tommaso Natale e anche le scuole di diversi comuni della Sicilia: da Corleone a Modica; da Termini Imerese a Bagheria, da Trapani a Capaci. Domani sarà reso noto il dettaglio delle iniziative.
Tra le tante iniziative un torneo di palla-prigioniera che si svolgerà mercoledì 22 maggio alle 8.30 al PalaOreto e che coinvolgerà 400 bambine e bambini di quarta e quinta primaria delle scuole Margherita Hack, Cruillas, Nazario Sauro, Pirandello-Borgo Ulivia, De Amicis-Leonardo da Vinci, Giuseppe Scelsa, Gabelli.
La tre giorni sarà aperta martedì 21 maggio alle 9.30 da un convegno, in forma seminariale, che si svolgerà all’Istituto Superiore Pio La Torre (via Nina Siciliana, 22) dal titolo: «Lotta alla mafia: attuazione della Costituzione e ruolo della Magistratura». L’incontro, dopo i saluti di Daniela Crimi, sarà introdotto da Giusto Catania, dirigente della scuola Giuliana Saladino, capofila della Rete per la cultura antimafia, e vedrà gli interventi di quattro prestigiosi magistrati che hanno fatto al storia della lotta alla mafia nel Paese: Leonardo Agueci, già procuratore aggiunto di Palermo; Giuseppe Di Lello, magistrato del pool antimafia; Franca Imbergamo della Direzione nazionale antimafia; Gioacchino Scaduto, già giudice per le indagini preliminari.
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