Palermo

Martedì 26 Novembre 2024

Palermo, l'omelia di Pasqua di Lorefice: «Riscattiamo le nostre città, sempre più sopraffatte da paure e macigni di morte»

«Guerre sempre più irrazionali, anche se qualcuno cerca di convincerci che vi sia una ragione: la guerra è irrazionale. Guerre che sono qui, in casa nostra, come quelle che si stanno consumando in questi giorni». L'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice guida i fedeli attraverso il mistero della Resurrezione e nell’omelia della messa pasquale, che si è svolta come ogni anno in Cattedrale, lancia il grido di dolore contro le guerre e le morti che affliggono l’Europa e il mondo. «L’amore e la mitezza - dice Lorefice - sono gli antidoti all’iniquità prodotta da menti sempre più aride asservite all’idolo del profitto e che inducono interi popoli a migrare pur di tentare di sopravvivere. Barriere mentali, che preparano lager e scavano fosse comuni nei deserti africani, nelle frontiere e nel Mediterraneo». L'arcivescovo prova a mostrare la luce da seguire: la Resurrezione come nuova energia di cambiamento. «Attraversiamo il buio del presente e non lasciamoci contaminare dal male - ha sottolineato -, Lui ci prende anche in questo giorno e ci consente di sprigionare energie di resurrezione e di riscatto dentro la casa comune e le città in cui viviamo, sempre più sopraffatte da paure e macigni di morte». Lorefice, ha prima fatto visita ai detenuti del carcere Ucciardone, battezzando un catecumeno: «Dio continua a chiamare donne e uomini per una vita nuova - ha detto - permeata dalla grazia e terreno fertile perché in questo nostro tempo, difficile ma promettente, il Regno di Dio cresca e si edifichi». Durante la veglia pasquale, sono stati 17 i catecumeni che hanno ricevuto i sacramenti dell'iniziazione cristiana a conclusione del cammino offerto dal Servizio Diocesano per il Catecumenato: Luana, Carlo, Aurora, Clementina, Hasna, Marco, Theivendran, Jessica, Victoria, Maris Otekpen, Tracy, Hope, Ivana, Happy Gospel, Emanuele, Teresa, Samuel.

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