«La scuola siciliana lavora per combattere la mafia. I nomi dei caduti per mano della mafia sono un monito importante per tutti». Dalla scalinata del teatro Massimo, in piazza Verdi a Palermo, la Rete per la la cultura antimafia nella scuola, formata da sei mila studenti di 139 istituti scolastici siciliani, lancia il no alla mafia e ricorda gli eroi e i martiri che hanno lottato per la libertà della propria terra. Studenti di tutte le età si sono avvicendati sulla scalinata per leggere gli oltre mille nomi delle vittime di cosa nostra e di tutte le mafie, tra le quali 134 donne e 115 bambini, mentre altri ragazzi e ragazze si sono esibiti in una performance danzante. La manifestazione si incastona nell’ambito della ventinovesima giornata in Memoria di tutte le vittime di mafia.
«La manifestazione è un grande messaggio di speranza», dice Giusto Catania, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Giuliana Saladino, scuola capofila della Rete.
«Lo straordinario protagonismo degli studenti - prosegue - dimostra che esiste la possibilità concreta di costruire il futuro della nostra terra senza il potere tentacolare delle mafie. La lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia è stato un momento che rimarrà nella memoria collettiva della scuola siciliana e conferma l'importanza della scelta di costituire una rete di scuole per la promozione della cultura antimafia». Gli fa eco Eliana Messineo, segreteria provinciale di Libera, che sottolinea come «la collaborazione con la Rete è stata importante e ha consentito di realizzare questa partecipatissima manifestazione. Il coinvolgimento di tantissimi ragazzi è un segnale importantissimo: il futuro è loro e dobbiamo lasciare liberi di esprimersi».
Le parole di Giusto Catania e Eliana Messineo, segreteria provinciale di Libera.
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