L’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice questa mattina ha celebrato la funzione religiosa al Santuario della Madonna della Milicia di Altavilla, lanciando un segnale forte alla comunità segnata dalla tragedia della strage di un mese fa, che ha visto morire una mamma e due dei suoi figli.
«La mia - ha detto - è una semplice ma sentita presenza. Siamo saliti alla dimora di Dio, in questo tempio, in questo Santuario Diocesano e vogliamo incontrare ancora Dio attraverso Colei che ci ha dato il suo Figlio». L'incipit dell'omelia che monsignor Corrado ha tenuto durante la Messa mattutina ha assunto un tono di prossimità e conforto.
Ha poi proseguito dicendo che «per l'avanzare dell'iniquità si raffredda l'amore di molti. Se un essere umano si dimentica che il suo cuore batte nel petto, se si spegne l'amore, noi ci disumanizziamo. Ecco perché siamo venuti qui, per chiedere questa grazia: perché non si spenga l'amore nel cuore di molti».
Nel commentare la Liturgia della Parola della IV Domenica di Quaresima, l’arcivescovo ha aggiunto: «Più viviamo lontano da Dio più vediamo cosa può vivere l'esperienza umana: un indurimento del cuore fino alle estreme conseguenze, ovvero fino all'insensibilità, alla predazione, alla violenza e, soprattutto, alla falsità». E, rivolgendosi a tutta la comunità altavillese, ha detto: «Chiediamo oggi per intercessione della Beata Vergine Maria che ci tenga saldi! La fortezza della fede! In questo luogo chiediamo alla Vergine Maria che custodisca in noi un cuore di figli che amano Dio e i fratelli. Questa è la cosa decisiva in questo tempo: se saliamo al tempio, se ricorriamo alla Madre di Dio, Lei ci consegna sempre la fonte dell’amore e ci assicura che siamo con Dio fino alla misura della croce. L’amore di Dio salva questo mondo al di là dei travagli e delle contraddizioni, in attesa di cieli nuovi e terra nuova».
Infine, prima di impartire la benedizione, Lorefice ha espresso vicinanza a tutta la comunità di Altavilla ringraziando per tutto ciò che ha ha fatto sino ad ora. Un grazie particolare è stato rivolto a don Salvo, ai presbiteri del Santuario e alla cittadinanza tutta con la preghiera di indirizzare questa gratitudine anche al sindaco Pino Virga. «L’esortazione finale dell’arcivescovo di Palermo “Forza, coraggio!” possa risuonare ancora copiosamente nelle nostre case con l’augurio di mantenerci saldi nella fede “in attesa di cieli nuovi e terra nuova”», si legge in un postm sulla pagina Facebook del Santuario di Altavilla.
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