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Palermo, servizio civile nelle parrocchie: così all'Albergheria i giovani aiutano chi abita nel quartiere

Nella chiesa di San Giuseppe Cafasso i ragazzi offrono assistenza gratuita ai servizi digitali: una sorta di piccole circoscrizioni per dare una mano soprattutto agli anziani

Ragazzi palermitani, tra i 18 e i 28 anni, stanno svolgendo già da più di 2 mesi, il servizio civile presso otto parrocchie della diocesi di Palermo. La novità di quest'anno è proprio il protocollo di intesa tra il Comune e la Curia. Nella chiesa di San Giuseppe Cafasso, all’Albergheria, i ragazzi aiutano la gente del quartiere con assistenza gratuita ai servizi digitali. Le parrocchie si trasformano così in piccole sedi distaccate del Comune, una sorta di piccole circoscrizioni e i più giovani, con maggiore dimestichezza con i mezzi informatici, aiutano le persone che ne hanno meno, gli anziani sopratutto.

Nella parrocchia, di fronte l’ospedale dei Bambini, tutti i giorni, nei locali offerti da padre Massimiliano Turturici, Antonio Ciraulo di 25 anni, Emanuele Cicala di 23 anni e Antonino Rizzo di 26, danno una mano a tutte quelle persone che hanno bisogno di prenotare una visita medica o effettuare un’incombenza burocratica e non hanno possibilità di collegarsi ad internet per portare a termine la richiesta. Con loro c’è anche Antonina Buccafusca di 28 anni, distaccata alla sede Anci Sicilia. Alcuni di loro stanno portando avanti contemporaneamente il loro percorso di studi all’Università, altri hanno già conseguito la laurea e sono alla ricerca del loro futuro. Intanto però, tutti spinti da grande forza di volontà e desiderio di aiutare il prossimo, hanno aderito al servizio civile.

«In parrocchia si affrontano già tanti servizi di prossimità – spiega l’assessore comunale Antonella Tirrito – con la Caritas e i centri di ascolto. Si incontrano le persone e si porge loro una mano. Con questo servizio le facilitano anche in ambito digitale per evitare loro lunghe trafile nella burocrazia degli uffici. Le parrocchie sono uno spaccato importante di una comunità all’interno della cittadinanza. Questa è una pratica buona da esportare anche in vista del nuovo bando che aprirà anche ad altre circoscrizioni (mancano all’appello la terza e la settima) che purtroppo in questa prima fase sono rimase fuori perché accreditate solo 8 sedi. Speriamo di aprire nuovi spazi in tutta la città con altre parrocchie così da aumentare anche il numero dei volontari». Padre Massimiliano Turturici guarda con ammirazione i giovani nella sua parrocchia: «Penso che l’esperienza del servizio civile, che tanti anni fa ho fatto anch’io – dice - arricchisca davvero molto. Il potere fare qualcosa per gli altri rende l’animo più gentile e buono».

Nel video Antonio Ciraulo, servizio civile - Emanuele Cicala, servizio civile - Antonino Rizzo, servizio civile - Antonina Buccafusca, servizio civile - Antonella Tirrito, assessore comunale - Giovanni Bronte, presidente prima circoscrizione - Gaetano Giarrusso, utente - Don Massimiliano Turturici, parroco

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