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A Palermo le Giornate di medicina estetica, l’idea della visita sospesa per i meno abbienti

L'iniziativa lanciata anel corso del primo Congresso nazionale benessere sanitario

Foto di Alessandro Di Marco/Ansa

Visite mediche sospese per consentire prestazioni sanitarie gratuite a favore delle fasce sociali più deboli. L'iniziativa è stata lanciata all'Hotel Wagner di Palermo nel corso del primo Congresso nazionale benessere sanitario e sociale in memoria di Lilli Lorusso, nell'ambito della settima edizione delle Giornate Siciliane di Medicina Estetica.

«Abbiamo ideato, grazie anche alla collaborazione della segreteria dell'associazione - spiega Giovanni Alberti, medico estetico palermitano, ideatore dell'iniziativa -, un progetto che vuole imitare il caffè sospeso napoletano, pronti ad aiutare chi ha più bisogno sia con delle prestazioni gratuite da parte dei colleghi, sia con dei fondi dell’associazione per pagare accertamenti o visite particolari».

Tra le iniziative e i progetti dedicati alla medicina del benessere sociale e sanitario presentato anche il protocollo Biodermogenesi, frutto dell’intuizione di un gruppo di ricercatori fiorentini, capace di ottenere risultati sorprendenti nel trattamento delle cicatrici di gravi ustioni.

A dar testimonianza del trattamento e dei suoi benefici è stata Maria Antonietta Rositani, donna vittima di violenza da parte dell'ex marito che nel 2019 la cosparse di benzina e le diede fuoco, provocandole ustioni sul 75% del corpo.

«Un progetto - ha detto Maurizio Busoni, ideatore e responsabile del progetto Rigeneraderma - nato per offrire una terapia gratuita a tutti coloro che hanno avuto traumi importanti, dalle donne e bambini vittime di violenza, a persone con delle cicatrici invalidanti che danno dolore cronico, penalizzandone la qualità della vita».

«Il concetto di medicina estetica si è evoluto - dice Eliana Lanza, medico chirurgo specializzata in medicina estetica -, trattandosi di una vera e propria medicina del benessere a 360 gradi, sia per quanto riguarda l’aspetto fisico che psichico. Evitiamo di banalizzarla. È importante far capire al pubblico e ai pazienti quanto la medicina estetica sia in realtà una medicina sociale. Ma soprattutto abbiamo voluto trasmettere ai nostri colleghi l'importanza di essere sempre molto scientifici, altamente preparati per dare sempre il meglio ai nostri pazienti, come si è potuto evincere dalle relazioni tenute da colleghi esperti, anche in medicina rigenerativa».

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