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Palermo, Telefono Amico recluta nuovi volontari: «I requisiti? Sapere ascoltare e avere fiducia negli altri»

Dopo una prima selezione inizieranno i corsi di formazione che dureranno circa cinque mesi. Più di 1800 le richieste di aiuto arrivate dall'inizio dell'anno

Non lasciare nessuna richiesta d’aiuto senza risposta. È questo uno dei motivi principali per i quali, la sezione di Palermo del Telefono Amico ha dato il via a un corso gratuito per formare nuovi volontari e accrescere la rosa dei trenta già in servizio. Uomini e donne pronti all’ascolto di chi si rivolge al Telefono Amico, componendo il numero unico attivo in tutta Italia lo 02.23272327, in cerca di un conforto.

Dal 20 novembre partiranno le selezioni dei candidati che si sono presentati oggi (7 novembre): dopo la prima scrematura, inizieranno i corsi di formazione che dureranno circa cinque mesi: per la metà del prossimo mese di aprile i volontari saranno pronti ad arruolarsi al team già esistente. Persone sole, malate, anziani abbandonati dai figli, ragazzi con difficoltà a scuola, uomini e donne con deficit mentali. Sono tantissime le chiamate che arrivano ogni giorno e che solo a Palermo in questo 2023 si aggirano intorno alle 1800: il 55% delle richieste di sostegno è arrivato dagli uomini tra i 46 e i 55 anni, mentre sono per lo più le donne a contattare il servizio tramite Whatsapp.

In aumento anche le telefonate dove si parla di suicidio: in particolare, sono state 254 le chiamate in cui gli appellanti, così viene definito chi chiama il Telefono Amico, soffriva di solitudine, 103 i problemi familiari rilevati, mentre in 56 hanno telefonato per problemi a rapportarsi con le altre persone. Solo alcuni degli esempi che quotidianamente i volontari devono affrontare: «Il ruolo del volontario di Telefono Amico – hanno spiegato oggi i responsabili del centro – è di mettere in gioco personalità e capacità personali nel contatto intimo, ma anonimo, con tutti gli interlocutori durante la relazione d’aiuto. Il volontario è una persona con un’elevata attitudine all’ascolto, di grande apertura mentale, fiduciosa nelle capacità di ogni essere umano, disponibile a mettersi in gioco e capace di confrontarsi con l’altro. Diventare volontario rappresenta quindi un notevole investimento della propria persona, e non sono necessarie qualifiche o esperienze specifiche. È invece richiesto il desiderio di seguire un percorso di sensibilizzazione all’ascolto per valorizzare capacità comunicative e attitudini utili alla gestione delle relazioni d’aiuto».

(Nel video Giuseppe Pirrone, presidente Telefono Amico Palermo e Maddalena Di Marco, responsabile della formazione del team)

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