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Ricordato a Corleone il sindacalista e primo sindaco socialista Bernardino Verro: fu ucciso dalla mafia

Venne assassinato nel 1915 perché si batteva per un’equa ridistribuzione del latifondo

Ricordato oggi il sindacalista e primo sindaco socialista di Corleone Bernardino Verro, che venne assassinato dalla mafia il 3 novembre del 2015, per la sua attività volta ad un’equa ridistribuzione del latifondo. È stato commemorato, a 108 anni dalla morte, nel corso di una manifestazione organizzata dalla Cgil Palermo e dalla Camera del Lavoro «Placido Rizzotto» di Corleone alla presenza dell’amministrazione comunale e di LegaCoop Sicilia e con la partecipazione degli studenti e dei docenti dell’istituto comprensivo Don Giovanni Colletto.

In piazza Nascè, davanti al busto di Verro, è stata deposta una corona. La Cgil ha sottolineato l’importanza dell’attività in corso con gli studenti del liceo di Corleone, la partecipazione a un seminario sul movimento contadino e bracciantile, per l’anniversario dei 130 anni dei fasci dei lavoratori, con al centro le figure di Verro e di Rizzotto.

«Ringraziamo il corpo docente - ha detto il segretario organizzativo della Cgil Palermo Francesco Piastra - per aver voluto rievocare in classe i fatti che portarono all’omicidio di Bernardino Vero, dirigente sindacale di Corleone ma anche esponente del movimento internazionale dell’allora nascente partito socialista italiano. Verro coordinò le lotte contadine nel comprensorio avendo una precisa idea della società e combatté fino a essere ucciso. Le sue rivendicazioni erano sovversive rispetto all’ordine sociale dominante, che vedeva i contadini sfruttati dai gabelloti mafiosi e dall’aristocrazia terriera. Una storia che noi non abbiamo dimenticato, da tramandare tra i giovani, perché vale la pena continuare quelle battaglie per una società giusta e equa».

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