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Carmella Petrucci ricordata nella sua scuola a Palermo, la sorella: «Ancora difficile parlare di lei al passato»

Aveva 17 anni, fu uccisa nell'androne di casa. L'incontro al liceo Umberto a 11 anni dal femminicidio

Sono trascorsi esattamente 11 anni dall’uccisione di Carmela Petrucci, vittima di femminicidio. La tragedia si consumò in via Uditore, a Palermo. La studentessa di appena 17 anni morì per difendere dall’ex fidanzato la sorella Lucia, rimasta ferita. Per l'omicidio di Carmela e il ferimento della sorella è stato condannato all'ergastolo Samuele Caruso.

Il giovane voleva "punire" l'ex fidanzata che l'aveva lasciato, e si presentò sotto casa per regolare i conti. La lite sfociò in tragedia. E oggi (19 ottobre) il liceo classico Umberto I, nel giorno dell’11° anniversario della sua morte, ricorda Carmela.

L’evento, rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte, è stato organizzato dallo sportello antiviolenza Diana e dal responsabile dell’organizzazione di volontariato Cotulevi, Silvano Bartolomei. Presente anche Lucia Petrucci, come la sorella ex studentessa del liceo.

A parlare per prima ai ragazzi è stata Mirella Agliastro, proprio il magistrato che durante il processo, sostenne l’accusa nel giudizio di secondo grado nei confronti dell’assassino di Carmela Petrucci. “Siamo qui per ricordare questo evento drammatico – dice l’ex magistrato – ma nello stesso per parlare della famiglia che ha continuato con grandissima dignità, credendo nei valori importanti della vita, la propria quotidianità, in assenza della loro congiunta: è importante la formazione. I ragazzi devono portare rispetto al mondo femminile e le ragazze devono imparare a difendersi quando si trovano in situazioni di violenza, devono saperla riconoscere e fuggire a gambe levate”.

Lucia Petrucci chiude gli occhi e si fa rossa in volto quando l’ex magistrato ricorda i momenti dell’assassinio della sorella. Lei era lì e la mente ricorda tutto, provocandole ancora e sempre tanto dolore. “Lavoro quotidianamente (oggi è un’insegnante, ndr) a contatto con i ragazzi e vogliamo trasmettere loro i valori della legalità e del rispetto. Ringrazio coloro che organizzano le tante iniziative volte a ricordare mia sorella, anche se è difficile parlare di lei al passato. Lei amava i corridoi di questa scuola e per me è un onore tornare qui”.

Aurora Ranno, fondatrice dell’organizzazione di volontariato Cotulevi, spiega l’attività di assistenza nei confronti delle donne vittime di violenza: “Ogni giorno raccogliamo il racconto di queste donne che vengono a chiedere aiuto – spiega Ranno -. Registriamo circa due ascolti al giorno, siamo dentro al Tribunale di Palermo e Trapani. Salviamo donne disperate che mettiamo subito a dimora in strutture segrete e protette”. Il preside dell’Umberto I, Vito Lo Scrudato, parla della sua amicizia con la famiglia Petrucci. “Conoscerli per noi è stata un’esperienza che ci ha arricchiti. Ci hanno dato più loro rispetto a quello che noi abbiamo cercato di dare”.

nel video le interviste a Mirella Agliastro, ex magistrato; Lucia Petrucci, sorella di Carmela; Aurora Ranno, fondatrice di Cotulevi; Vito Lo Scrudato, dirigente scolastico

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